«E' una questione grave e se ne sta occupando la Banca d'Italia». A intervenire sulla vicenda Mps è  il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Non sono esperto di banche – ha detto – ma se la questione è grave bisogna occuparsene. Ed io ho piena fiducia nella Banca d'Italia».
 
Governo pronto a riferire in Parlamento Dal Presidente della Repubblica al premier dimissionario Mario Monti che oggi precisa che «il Governo nella persona del ministro dell'Economia e delle Finanze è a disposizione per riferire in Parlamento» sulla questione Monte dei Paschi di Siena. Monti ha poi aggiunto che «non è in questione il tema dei controlli. E' ora importante sottrarre la tematica dell'Mps dalla confusione che è stata creata per evidenti ragioni di campagna elettorale» e definisce «fantasie» ogni comparazione tra i Monti-bond (guarda) e il gettito dell'Imu. «Tanto più – osserva Monti – che la sottoscrizione dei nuovi strumenti finanziari non è avvenuta perché ancora non si sono verificate le condizioni necessarie per completare l'operazione Quindi è un tema che non sussiste».

La telefonata di Fini a  Monti Sul caso Monte dei Paschi di Siena c’è stata un colloquio telefonico fra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente Monti. Questa mattina, Fini, intervistato su La7 aveva detto: «non mi permetto di dare consigli al presidente del Consiglio, ma da presidente della Camera credo che farebbe bene il governo Monti a riferire immediatamente in Parlamento anche se èsciolto, in Commissione, circa quello di cui è a conoscenza il Governo su questa vicenda».

Schifani, «situazione che può avere conseguenze gravissime» Non nasconde la sua preoccupazione il Presidente del Senato Renato Schifani  che in una nota  spiega: «Quanto è accaduto all'Mps è un episodio preoccupante. Siamo davanti ad una situazione che può avere conseguenze gravissime. E' assolutamente necessario fare immediatamente luce sulla vicenda per evitare gravi ripercussioni economiche e finanziarie»

Mef, a oggi sottoscrizione Monti bond non avvenuta Il Ministero dell’Economia in una nota ha spiegato questo pomeriggio che «ad oggi, la sottoscrizione dei Nuovi Strumenti Finanziari non é avvenuta, perché non si sono ancora verificate alcune delle condizioni necessarie per completare l'operazione». In particolare il Tesoro ricorda che, occorre in primo luogo l'adozione da parte dell'assemblea degli azionisti di Mps, convocata per domani, della delibera che delega il Consiglio di amministrazione ad effettuare l'aumento di capitale al servizio dell'eventuale conversione in azioni dei Nuovi Strumenti Finanziari. In secondo luogo, l'acquisizione da parte del MEF del parere della Banca d'Italia che dovrà pronunciarsi, tra l'altro, sull'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica dell'istituto di credito.