Maledetti toscani. Come scrive Curzio Malaparte, i toscani non sono né migliori né peggiori degli altri popoli d’Italia. «Semplicemente diversi. Ed è di questa unicità che vanno fieri». Nello sport, specie nel 2012, la Toscana non è mancata alla sua rinomata singolarità e le vicende che hanno caratterizzato la sua agenda sportiva toccano tutte le parti dell’animo umano, dalla gioia scintillante allo strazio più cupo. Il 2012 dello sport toscano è stato questo: un confuso rimescolio di gioie e dolori, in un odi et amo di catulliana memoria che si è rincorso per tutto l’anno solare.
La Toscanaa Londra 2012 Il 2012 è stato soprattutto l’anno delle Olimpiadi e delle tante medaglie che hanno arricchito il carniere azzurro di matrice toscana (leggi). Sotto la fiaccola londinese a brillare è stata soprattutto la carabina del fiorentino Niccolò Campriani (leggi), vincitore a Londra di un oro e di un argento. Soddisfazioni anche sulla pedana con la scuola livornese protagonista di una delle spedizioni più gloriose di sempre nella scherma: tra gli attori principali Andrea Baldini, oro nel fioretto a squadre (leggi), e Aldo Montano, bronzo nella sciabola (leggi). Nessuna medaglia ma tanti applausi anche per l’indomita campionessa della vela, la maremmana Alessandra Sensini: nessun metallo da appendere al collo ma tanti apprezzamenti per la sua straordinaria carriera a cinque cerchi, in attesa di vedere se tra cinque anni a Rio ci sarà di nuovo (leggi).
Il basket senese è da leggenda Insomma, l’anno delle Olimpiadi rappresenta sempre un qualcosa di particolare perché segna e si colloca all’interno della storia e del contesto del suo tempo. Chi ha scritto, indiscutibilmente, una pagina indelebile della storia dello sport toscano è però la Montepaschi Mens Sana Siena che nel 2012 ha conquistato il settimo scudetto della sua storia, il sesto di fila (leggi). è stato il titolo della leggenda, come in molti lo hanno definito, perché epiche sono state le sfide che hanno condotto la compagine bianco verde all’ennesimo grande slam italiano, prima contro Cantù (leggi), poi contro Milano(video). È stato anche l’anno del saluto di Simone Pianigiani, coach senese cresciuto proprio nella casa madre Mens Sana e arrivato ad essere uno degli allenatori più vincenti della pallacanestro italiana (leggi), per andare a cercare nuovi successi in Turchia al Fenerbahce, uno dei club più attrezzati d’Europa (leggi). Se il suo sarà un grande salto o un folle volo ce lo dirà solo questo 2013. Dove intanto la Mens Sana si ripresenta con un nuovo allenatore, l’ex vice Luca Banchi (leggi), ed anche un nuovo presidente dopo il lascito di Ferdinando Minucci nell’ultimo cda 2012 (leggi) per un avvicendamento che si colloca nelle acque agitate dell’indagine delle Fiamme Gialle su presunti pagamenti a nero della società bianco verde ad ex giocatori (leggi). Un futuro tutto da scrivere per la società di Viale Sclavo (leggi): un po’ come una medaglia a due facce, vedremo adesso se quella e che ci aspetta nell’anno appena iniziato, e nelle stagioni a venire, proseguirà sulla continuità dei successi degli anni passati.
Fiorentina e Siena, il dionisiaco e l’apollineo E come due facce della stessa medaglia, le due squadre di Serie A – siamo passati al calcio (leggi) – non hanno mancato di confermare questo trend fatto di continui alti e bassi. La Fiorentina è rinata nella seconda parte del 2012 (leggi) dopo un hannus horribilis (leggi)che aveva portato ad una delle peggiori stagioni di sempre dove, oltre ai risultati sul campo, si è rischiato pure di perdere la faccia. Mentre i nervi erano decisamente già saltati: leggasi rissa Rossi-Ljiajc (leggi). Tendenza opposta all’ombra della Torre del Mangia dove, dopo una finale di Coppa Italia sfiorata (leggi) ed una salvezza conquistata con grande anticipo (leggi), la parte finale del 2012 ha riservato più dolori che gioie ed una salvezza che appare adesso quasi come una chimera per la Robur. Senza parlare dell’estate rovente senese dove il caso calcio scommesse (leggi) ha impazzato mietendo vittime più o meno illustri: dai 6 punti di penalizzazione al Siena nella stagione in corso alle squalifiche dei vari Terzi, Vitiello, Belmonte, Larrondo a quella del tecnico campione d’Italia con la Juve, Antonio Conte, allenatore della Robur all’epoca dei fatti (leggi).
La pagina più triste Riepilogare il 2012 dello sport toscano però non può non passare da quell’orribile pomeriggio del 14 aprile quando, sul campo da gioco del Pescara, il cuore del centrocampista del Livorno Piermario Morosini cessò improvvisamente di battere (leggi). Era una partita come tante altre del campionato di Serie B che sarebbe poi diventata la pagina più triste di un anno e di una stagione sportiva, segnato con le lacrime di una tragedia immane per una città ed una piazza calcistica, per uno sport, per una passione, per una nazione intera.
Sarà quel che sarà Cosa aspettarsi adesso dal 2013? Difficile replicare – almeno dal punto di vista “quantitativo” – le emozioni vissute nel 2012, dove tra Europei di calcio (leggi), Olimpiadi e paraolimpiadi, nuove questioni economiche (leggi) e burocratiche (leggi) che dovrà affrontare lo sport toscano, il tempo per annoiarsi è stato veramente poco, se non nullo All’orizzonte c’è anche il prestigioso appuntamento con i Mondiali di ciclismo che si svolgeranno sulle strade del Granducato (leggi). Quel che sarà, sarà. Di sicuro la passionalità, l’ardore e il trasporto con cui la Toscana segue le vicende dei suoi atleti nelle varie discipline rimarrà il comune denominatore di un nuovo anno da vivere sportivamente insieme.