Si continua a dibattere di regole e tempi di primarie per il centrosinistra a Siena per arrivare ad un candidato di coalizione (Pd – Sel – Socialisti Riformisti) in vista delle amministrative del prossimo anno. Un candidato da contrapporre a chi è già uscito allo scoperto: Laura Vigni (Sinistra per Siena – Circolo città Domani), Enrico Tucci (lista Civica Siena c’è), Eugenio Neri (Impegno per Siena – Movimento Civico Senese – Nero su Bianco – Ora Siena – #siena2030 – Sena Civitas, Moderati di centrodestra per Siena).
 
Primarie vere e libere Sul tema caldo delle primarie è intervenuto oggi il comitato per Bruno Valentini sindaco di Siena che, proprio ieri, ha ufficializzato la propria disponibilità a mettersi in gioco (leggi) come “l’altro candidato” del Pd oltre all’ex sindaco Franco Ceccuzzi. Dopo uno scambio cordiale di “benvenuto” e “confronto” tra i due esponenti democratici, il costituendo comitato per Bruno Valentini sindaco di Siena torna a evidenziare i vincoli che condizionano la consultazione: «Al momento attuale le richieste di migliorare le regole delle prossime primarie del centrosinistra senese non sono state ancora accolte, a cominciare dallo slittamento del calendario già pubblicato. Permangono ancora vincoli che limitano il libero svolgimento della consultazione, vincoli che sono difformi dalle regole già applicate dal PD come ad esempio nella Regione Lombardia pochi giorni fa oppure quelle decise dalla Direzione Nazionale del PD per le primarie dei candidati al parlamento. Per questo motivo ancora non è possibile aderire formalmente all’elenco dei sostenitori del progetto per candidare Bruno Valentini a sindaco di Siena, anche se sono numerosissime le persone, iscritte e non ai partiti del centrosinistra senese, che in questo momento ci stanno proponendo la loro adesione». E poi conclude: «Noi siamo convinti che i cittadini abbiano il diritto di essere consultati per scegliere le persone che devono rappresentarli e che il PD ed il Centro Sinistra possano affrontare la crisi di Siena solo aprendosi al confronto ed al dibattito. Se queste condizioni minime di partecipazione democratica non venissero garantite, non potremmo, con nostro immenso dispiacere, dare il contributo di idee e proposte che riteniamo di poter offrire per risollevare la città dal baratro in cui sta affondando. Allora sì che aumenterebbe l’astensionismo ed il voto di protesta, rendendo  totalmente incerte le sorti del governo cittadino. In attesa di vedere modificate le condizioni (tempi e regole) per lo svolgimento di Primarie che siano vere e libere, invitiamo comunque gli iscritti e gli elettori dei Partiti che compongono il centrosinistra senese a rappresentare questa elementare necessità non solo a noi ma anche ai propri dirigenti politici».
 
La risposta tra le righe del Pd di Siena La risposta indiretta al comitato per Valentini sindaco di Siena arriva però direttamente dalla segreteria comunale del Pd: «Vogliamo ribadire – conclude la nota – con estrema chiarezza e trasparenza che l’11 ottobre 2012 il centrosinistra ha annunciato ufficialmente che avrebbe organizzato le primarie per scegliere il candidato a Sindaco. Lo ha fatto quindi ben oltre 2 mesi e mezzo fa. In particolare gli iscritti al Partito Democratico che volevano legittimamente candidarsi, potevano farlo sin da allora, in base allo statuto del PD (in vigore dal 22 maggio 2010), raccogliendo 46 firme dell’assemblea comunale o quelle di 412 iscritti al partito della città. Si tratta di numeri sostenibili per chiunque abbia l’aspirazione di candidarsi a rappresentare un Partito e soprattutto una città. Non accettiamo speculazioni e strumentalizzazioni sul numero di firme necessario, sui tempi e sulle regole, scelte per altro da tutta la coalizione. Chi tenta di delegittimare le primarie, lo fa solo per tentare, fino all’ultimo, di trarne un tornaconto personale, cercando in ogni modo di inasprire il confronto, dividere il partito e fare del vittimismo, che oggi è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. La città ha voglia di parlare delle proposte, delle idee e di cosa faremo per il futuro. Delle piccole zuffe di bottega non interessa a nessuno, ma anzi ci allontanano dalla realtà».
 
Sel, “Sorprendiamo Siena” con Pasquale D’Onofrio Intanto oggi si registra un nuovo candidato alle primarie. Si tratta della scelta di Sel per Pasquale D’Onofrio che, sotto lo slogan “Sorprendiamo Siena”, ha sottolineato: «abbiamo bisogno di uscire dal torpore, dalla sfiducia e dalla paura del futuro in cui siamo piombati negli ultimi tempi. E quindi ripartire, raccontando la verità per come la vediamo, ascoltando i cittadini e cercando di dare una risposta su due piani: il metodo ed il merito delle scelte. Sono infatti consapevole che la crisi politica degli ultimi mesi, e quindi anche l'arrivo del commissario, sia stata dettata dalla crisi interna al partito maggioritario della coalizione. Una crisi che poi si è scaricata in modo irresponsabile su tutta la città. Per questo è stato necessario dare un'alternativa vera e reale a Siena ed ai senesi. Noi di Sel, con i cittadini che ci sostengono e ci seguono, vogliamo essere questa alternativa. Un’alternativa che si propone di cercare senza pregiudizi e attraverso la più ampia partecipazione, le idee e le risorse necessarie al rilancio della città». E poi anche lui sul tema delle primarie non tralasciando qualche sottile polemica: «Ci attendiamo che tutti i partiti della coalizione partecipino alle primarie anche con più candidati. Noi non ci siamo tirati indietro, seppur criticando le regole imposte che ne limitano la partecipazione. Se ci sarà lo spazio per allargare la consultazione bene venga, è ciò che vogliamo e che tutti i democratici dovrebbero volere».
 
Tutto tace tra i Riformisti Non si registrano invece né nuove prese di posizione sulle primarie né lancio sul campo di propri candidati da parte dei Socialisti Riformisti. La presa di posizione era già stata chiara al momento della richiesta di un rinvio della consultazione e, di conseguenza, dei termini per la presentazione dei candidati. Una presa di posizione che non ha portato però i frutti sperati.