C’è chi la definisce rinascita, chi redenzione. Poco importa perché a questo punto è pace fatta tra la Fiorentina e la piazza viola dopo gli anni bui delle stagioni passate. Anche una bandiera storica ha suggellato il riscatto viola dei nuovi idoli, accolti trionfalmente alla stazione di Santa Maria Novella dopo il 3-1 di San Siro. Non si pone più limiti la Fiorentina perché alla Scala del calcio ha inscenato una delle sue più alte sinfonie stagionali ed a sancire la definitiva consacrazione della squadra di Montella tra le grandi del campionato è arrivato anche Giancarlo Antognoni, “bandiera delle bandiere” per tutta la Firenze calcistica. «La Fiorentina può ora puntare al terzo posto», non ha usato mezzi termini “il Putto” intervenendo a Montecatini Terme al trentunesimo Trofeo Maestrelli che, per la cronaca, è andato al tecnico juventino Antonio Conte.
 
Aquilani l’Antognoni di oggi «La squadra sta andando alla grande – ha detto Antognoni – ed è frutto di un’organizzazione ottimale anche a livello di dirigenza, visto che Pradè e Macia hanno lavorato davvero bene. Le vittorie, come quella ottenuta a San Siro con il Milan, sono risultati difficili da immaginare, ma ora la classifica può anche migliorare». L’Antognoni della Fiorentina di oggi, ha risposto poi, «è sicuramente Aquilani», in gol con il Milan e grande protagoniste del “derby di reparto” vinto con il suo predecessore in viola Montolivo e che proprio al Milan è andato a ricoprire quel ruolo lasciato scoperto dall’attuale numero 10 viola.
 
È grande Fiorentina Una Fiorentina che si comporta sempre più da grande, va detto. Cinismo sul campo e grandi interpreti in ogni reparto, tra rivelazioni, rinascite ed acquisite certezze. La Viola 2012-’13 sembra aver preso il meglio di ciò che le poteva offrire il mercato e la sua esplosione, a livello di gioco e di risultati, non deve sorprendere più. Anche se c’è chi, nel calcio italiano, si starà mangiando le mani per essersi lasciato sfuggire quei Pradè e quei Montella che oggi stanno facendo grande la Fiorentina. Qualsiasi riferimento all’enigmatica Roma di marca zemaniana è puramente voluto, così come a quel Milan cui Allegri non riesce a dare una vera identità. Il “Pazz-Olivo” che sta andando in scena all’ombra della Madonnina non ha sicuramente lo stesso appeal e la stessa efficacia di quello sfavillante dei giorni fiorentini con Prandelli, tanto per fare un esempio.
 
Passione viola 2.0 Tanti indizi, tutti incoraggianti, che non possono che dare ulteriore forza e morale a tutto l’ambiente viola. La “benedizione” di Antognoni è solo l’ultimo di una lunga serie di input positivi per la squadra di Montella: bella, sfacciata, fresca, giovane e dirompente sui social. Domenica sera su Twitter l’hashtag Fiorentina era il settimo in assoluto nella classifica dei tweet italiani. La Viola sta veramente scardinando e oltrepassando qualsiasi limite, anche sul web. E siamo ancora a novembre…