E’ allarme maltempo in Toscana. La eccezionalità della pioggia caduta in queste ore sta provocando danni, disagi, frane, evacuazioni e chiusura di strade e linee ferroviarie. Tra i territori più colpiti quello della provincia di Grosseto e nel nord della Toscana. Circa 30 persone sono rimaste isolate a causa dell'esondazione del fiume Albegna e del torrente Elsa, causata dalle forti piogge che da stanotte colpiscono la zona. La forte pioggia che dalla scorsa notte ha colpito il Grossetano – caduti, per la Protezione civile regionale, fino a 200 mm di pioggia in alcune localita' – ha provocato lo straripamento dell'Albegna. Esondati anche i torrenti Elsa e Osa, quest'ultimo nella zona della Corte dei Butteri. La Provincia di Grosseto segnala anche «rotture sul Chiarone e sul canale allacciante di Capalbio». Attivate le procedure di sicurezza anche per l'Ombrone. I vigili del fuoco stanno compiendo salvataggi utilizzando i mezzi anfibi. In particolare, si spiega dai vigili del fuoco, i pompieri stanno operando nel territorio a sud del capoluogo maremmano, in particolare nella zona di Manciano fino al confine tra Toscana e Lazio. Sempre a Manciano, informa la Provincia di Grosseto, chiuse le scuole, provvedimento che starebbe valutando anche il comune di Scansano. Gli occupanti di due auto, spiega sempre la Provincia, trascinate via dalle acque dell'Elsa, sono stati tratti in salvo dai pompieri. Critica, segnala ancora la Provincia, la situazione poi ad Albinia (Orbetello) dove e' esondato l'Albegna e dove e' in corso lo sfollamento di alcune famiglie. Evacuate 10 persone alla Marsiliana. Criticita' anche a Grosseto citta', per allagamenti in sottopassi, e a Marina di Grosseto. La Protezione civile regionale indica tra le altre localita' con i problemi maggiori Pitigliano, Sorano, Rocca Albegna, Magliano in Toscana e in generale in tutto l'estremo sud al confine con il Lazio e all'Isola del Giglio con allagamenti a Campese (leggi). Lungo l'Albegna, si spiega ancora dalla Regione, ''sono segnalate varie case isolate, con i vigili del fuoco ed i volontari della Protezione civile impegnati nelle operazioni di soccorso. Sarebbero intervenuti anche alcuni mezzi aerei''. Al momento le precipitazioni si sono fermate ma sono previste altre piogge intense su tutta la provincia nel corso della giornata: l'allerta meteo e' fino alle 24.
Pioggia per tutto il giorno Rischio di forti precipitazioni fino alle ore 19 di oggi, su tutta la Toscana, Umbria e sul Friuli Venezia Giulia. Lo sostiene il direttore del portale “Ilmeteo.it”, Antonio Sanò. «In particolare, -sottolinea – sarà la Toscana la regione più colpita, perché esposta più direttamente alle correnti umide meridionali semi-stazionarie. È in atto un temporale auto-rigenerante ovvero una formazione temporalesca che si autoalimenta con l'evaporazione dal mar Tirreno esposta alle correnti sciroccali. Questo tipo di formazioni provocano generalmente quelli che oggi vengono chiamate flash d'acqua. L'allarme sussiste fino a stasera sulle province di Grosseto, Siena, Arezzo, sono previsti altri 80mm di pioggia che si vanno a sommare alle punte di 200mm caduti nelle ultime ore, aggravando un quadro meteorologico e idrogeologico già critico. Sussiste chiaramente – conclude – il rischio di esondazioni, frane e smottamenti».
La Toscana del nord Una quindicina di persone sono isolate anche nel nord della Toscana, nel comune di Fivizzano, in provincia di Massa Carrara. Qui, ci sono zone interessate da frane e smottamenti in località Casette e Forno, in Lunigiana. Circa 5.000 gli abitanti della provincia coinvolti dall'alluvione, per il danneggiamento subito dalle loro abitazioni. Nei comuni di Massa e Carrara oggi le scuole sono chiuse. Oltre 200 gli evacuati sul territorio provinciale; in alcune aree ci sono problemi di isolamento elettrico e in alcune frazioni del comune di Carrara è vietato l'utilizzo dell'acqua a scopo potabile.
Difficoltà nel sud del senese Una situazione drammatica per il maltempo si registra in particolare nel sud della Provincia di Siena. Lo riferiscono i vigili del fuoco che hanno ricevuto in poche ore centinaia di telefonate di soccorso. Difficolta' vengono segnalate a Sarteano, Chiusi, Abbadia San Salvatore, Sinalunga dove la pioggia e' caduta in maniera molto intensa. Una situazione difficile si registra anche nel comune di Chiusi dove la frazione di Montallese si e' completamente allagata. Nel comune di Montepulciano e' esondato in localita' Tre Berte nei pressi del lago omonimo il torrente Salcheto che ha stravolto una ventina di metri di argine. Attualmente il livello dell'acqua sta lambendo la strada provinciale 326 che collega le frazioni di Montepulciano con Chiusi. Alcune case sono isolate e sono intervenuti in soccorso degli abitanti, Croce Rossa e Misericordia. Sul posto il personale della protezione civile dell'unione dei comuni della Valdichiana. Per i vigili del fuoco un impegno straordinario, che ha comportato il richiamo anche del personale non in servizio. Per far fronte all'emergenza e per coordinare gli interventi e' in corso una riunione nella sede della Provincia di Siena della protezione civile. La polizia stradale fa sapere che il traffico e' regolare nelle principali strade della provincia. Esondato anche il fiume Orcia in alcuni tratti all'interno dei comuni di San Quirico e Pienza.
La viabilità L'Anas comunica che, a causa di allagamenti dovuti all'eccezionale ondata di maltempo, la strada statale 1 Aurelia e' provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Albinia e Grosseto sud (dal km 150,500 al km 177). Al momento non sono possibili percorsi alternativi in quanto anche la viabilita' locale e' soggetta a numerosi allagamenti. Sempre a causa del maltempo e' provvisoriamente chiusa la carreggiata sud (direzione Roma) della E45, tra gli svincoli di Pieve Santo Stefano e Madonnuccia, in provincia di Arezzo. Le deviazioni sono indicate sul posto. Sul posto e' intervenuto il personale Anas. Resta chiusa anche la strada statale 63 del Valico del Cerreto in localita' Serricciolo (dal km 4,8 al km 8,7), in provincia di Massa Carrara, a causa del crollo del ponte sul torrente Aurelia. Il traffico e' deviato sulla viabilita' provinciale. Chiusa anche la linea ferroviaria Tirrenica dalla stazione di Grosseto in direzione sud, tratto Grosseto-Orbetello.
Treni a lunga percorrenza sulla Via Tirrenica deviati a Firenze Con la sospensione della linea ferroviaria Tirrenica nel Grossetano, causa l'esondazione del torrente Albegna, i treni a lunga percorrenza vengono deviati, sia in nord che in sud, a Firenze. Lo rende noto Rfi, spiegando che i convogli in partenza da Roma, raggiunta Firenze lungo la linea direttissima, proseguono per Empoli e poi raggiungono Pisa per riprendere quindi il tragitto lungo la Tirrenica, mentre quelli diretti a Roma raggiunta Pisa vengono deviati su Firenze via Empoli per poi proseguire lungo la direttissima per la Capitale. Riguardo ai treni regionali, in Toscana il tragitto lungo la Tirrenica si ferma, in direzione sud, a Grosseto da dove poi i convogli tornano indietro. Da sud invece i treni si attestano a Civitavecchia: rimane sospesa la circolazione tra Civitavecchia e Grosseto. Rfi spiega che non e' possibile organizzare servizi sostituivi con autobus, per l'impraticabilita' delle strade invase dalle acque.
Provincia di Grosseto: travolta da un’onda anomala, grave donna di Orbetello Una donna di 73 anni di Orbetello e' stata investita da un'onda d'acqua mentre era in auto. Soccorsa dal 118 e' stata trasferita in gravissime condizioni all'ospedale Misericordia di Grosseto. La Provincia segnala poi alcune persone sui tetti delle loro abitazioni: tre ad Albinia, una nella zona tra Albinia e Marsiliana. La Asl 9 ha informato che al palazzetto dello sport di Orbetello è stata creata una postazione avanzata di primo soccorso con 4 medici e un'infermiera; ci sono due ambulanze in attività. Un distaccamento di emergenza anche in località La Parrina. Entrambi i presidi operano sui casi meno gravi (codici verdi). Per il momento vengono trattati soprattutto lievi ipotermie. Una partoriente è stata trasportata da Orbetello a Grosseto con l'elicottero dei vigili del fuoco.
Albinia isolata Gravi disagi si stanno registrando nella Maremma grossetana, a causa dello straripamento del fiume Albegna e del torrente Elsa: nella zona di Albinia, che e' isolata, e di Orbetello sono in corso evacuazioni di decine di persone con mezzi aerei e terrestri. Lo rende la Croce Rossa Italiana. Sul posto sono al lavoro 25 volontari della Cri. Disagi anche in Liguria, nello spezzino. Tra Toscana e Liguria la Cri ha impegnato circa 150 persone.
Croce Rossa Italiana al lavoro su tutto il fronte toscano I volontari della Croce Rossa sono al lavoro con il supporto di una ventina di mezzi per far fronte all'emergenza maltempo. Sono aperte la Sala Operativa Regionale Cri Toscana e le Sale Operative Provinciali. A Massa oltre 60 volontari Cri sono impegnati per far fronte ai disagi provocati da allagamenti e frane; sono presenti anche gli Opsa Cri (Operatori polivalenti di salvataggio in acqua) con il supporto di pompe idrovore. A Lucca la Croce Rossa ha attivato la propria cucina da campo per il rifornimento dei pasti agli sfollati e nella giornata di ieri ha assistito direttamente un centinaio di persone, tra cui disabili e anziani, costrette a lasciare temporaneamente le loro abitazioni. A Pisa, dove ieri la Croce Rossa ha provveduto alla distribuzione di sacchi di sabbia alla cittadinanza, prosegue il lavoro di 30 volontari per far fronte ai disagi provocati dal maltempo, soprattutto nei centri di Avane e Filettone. In città, dove non si registrano criticità sanitarie, sono operative 4 unità idrovore della Cri con relative squadre di volontari. L'organizzazione è operativa anche nella zona di Siena e Arezzo. Attualmente gravi disagi si stanno registrando nel grossetano, in Maremma, a causa dello straripamento dell'Albegna e del torrente Elsa. Nella zona di Albinia, che è isolata, sono in corso evacuazioni di persone con mezzi aerei e terrestri. Sul posto sono impegnati 25 volontari del Comitato Locale di Orbertello. Disagi anche in Liguria. Nella provincia di La Spezia ieri sono state evacuate 102 persone tra le località di Borghetto Vara, Ameglia, Sesta Godano e Beverino.
Assessore Bramerini a Grosseto L'assessore regionale all'ambiente della Toscana Anna Rita Bramerini si sta recando nel grossetano colpito pesantemente in queste ore dal maltempo. In particolare l'assessore Bramerini e' in contatto diretto con i sindaci di Orbetello e Capalbio, i due comuni dove al momento si riscontrano i danni e i disagi piu' gravi con Orbetello stesso e Albinia isolati a causa dello straripamento dell'Albegna e dell'Orcia e dell'esondazione dei torrenti Elsa e Osa. A Grosseto si trova gia' il responsabile della Protezione civile regionale, Antonino Melara, che da stamani su indicazione del presidente Enrico Rossi, sta conducendo una serie di incontri per organizzare la colonna mobile toscana che si occupera' dei soccorsi. Alle riunioni stanno partecipando tutti i soggetti interessati a gestire l'emergenza oltre alla Protezione civile regionale, quella provinciale, il presidente della Provincia di Grosseto, il prefetto, il comandante dei vigili urbani, i vigili del fuoco.
Allerta fino a mercoledì La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale rinnova l’allerta per la situazione meteo sulla Toscana, ed emana un nuovo avviso di criticità elevata per piogge e temporali forti dalle 14 di oggi alla mezzanotte di mercoledì 14 novembre, valido per tutto il territorio regionale ad esclusione della Versilia e dei bacini del Serchio e del Bassoserchio, dove viene dichiarato uno stato di criticità moderata.
Scuole chiuse domani a Castiglione della Pescaia, Grosseto, Isola del Giglio, Montepulciano e Chiusi Il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani ha emanato un'Ordinanza in cui si prevede per domani, martedì 13 novembre, la sospensione delle attività didattiche di tutte le scuole dell'Istituto Comprensivo O.Orsini di Castiglione della Pescaia a causa del maltempo. E' stata appena firmata dal sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi l'ordinanza che prevede per domani la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. «La situazione meteo è rapidamente peggiorata e seppure la città continui ad avere aperte quasi tutte le strade abbiamo la necessità di garantire che nessuno si muova dalle proprie case almeno per le prossime 24 ore a causa della chiusura di molte arterie provinciali che rendono particolarmente difficili i collegamenti» ha spiegato il Sindaco Bonifazi. Scuole chiuse anche all'Isola del Giglio (leggi), a Montepulciano e Chiusi (Siena).
Danni nei campi Il maltempo ha provocato gravi danni anche all’agricoltura. Nel senese, fa sapere la Cia provinciale, i maggiori problemi sono quelli dell’erosione dei terreni collinari che non sono stabilmente inerbiti o impegnati con colture che permangono per l’intera annata agraria: «l’acqua che scorre in modo copioso lungo i pendii – commenta Lamberto Ganozzi, tecnico della Cia senese – erode il terreno e lo porta a valle, causando incisioni diffuse (rigagnoli) e con questa la perdita di fertilità dei terreni stessi. I nostri agricoltori alla fine delle semine realizzano tradizionalmente dei solchi acquai temporanei (distanti 100 metri l’uno dall’altro), trasversalmente rispetto ai terreni con elevata pendenza per raccogliere l'acqua piovana e convogliarla nei fossi collettori e negli alvei naturali, disposti ai bordi dei campi. Tutte le sistemazioni idraulico agrarie come la manutenzione della rete idraulica aziendale, la ‘baulatura’ dei terreni nelle zone di pianura, la gestione e la conservazione delle ‘scoline’ e dei canali collettori (presenti ai margini dei campi), sono basilari per l’efficienza e la funzionalità nello sgrondo delle acque. Purtroppo non sempre queste buone pratiche agricole sono sufficienti a garantire la difesa del nostro territorio da esondazioni e fenomeni di dissesto idrogeologico. Ci sono poi danni alle semine dei cereali: «chi ha iniziato – aggiunge Ganozzi – è costretto ad interrompere la semina, inoltre l’erosione e gli smottamenti dei campi seminati rischiano di rendere vane tali operazioni colturali già eseguite; Le piogge così abbondanti renderanno impossibile la ripresa dei lavori nei campi con le macchine agricole per parecchio tempo». Stop anche alla raccolta delle olive – dice la Cia Siena – (la fase di raccolta è già a circa il 50 per cento) perché le piante bagnate non possono essere raccolte. Chi ha cominciato a raccogliere deve fermarsi, chi non ha iniziato deve rimandare i lavori. «Si prevede – aggiunge il tecnico della Cia Siena – che la raccolta terminerà a fine novembre-inizi dicembre». In Valdichiana sono sott’acqua le colture orticole, il problema in questo caso è il ristagno dell’acqua, in pianura, dove i terreni sono già saturi e non riescono a smaltire tutta l’acqua ricevuta. Ma non tutto è negativo: «E’ normale e auspicabile che in autunno ed inverno debba piovere – conclude Ganozzi –, ben venga l’acqua per il riempimento delle falde idriche, altrimenti in estate riavremo la siccità come nell’estate scorsa. Magari una minore intensità delle precipitazioni e una gradualità temporale sarebbe preferibile, ma purtroppo i cambiamenti climatici rendono questi fenomeni sempre più estremi e frequenti anche nella nostra provincia».
In Toscana intervenga l’esercito. A chiederlo è il presidente della Regione Enrico Rossi che sulla sua pagina Facebbook scrive «Ho chiesto un incontro con il Presidente del Consiglio, questa volta il governo non deve lasciarci soli. Sono a Roma ad incontrare il responsabile della protezione civile Gabrielli, ho chiesto l'intervento immediato dell'esercito e ho parlato con il generale Mosca. Alla protezione civile dell'Emilia Romagna ho chiesto di inviare le idrovore a Massa e Carrara. Ora dobbiamo pensare alle persone, alla loro sicurezza. la situazione si sta aggravando e interessa, oltre alla provincia di Massa Carrara, tutto il Sud della Toscana: Grosseto, Siena ed Arezzo. Oggi in Giunta – spiega Rossi – approveremo uno stanziamento di 5 milioni per far fronte alle prime emergenze. I tecnici del genio civile stanno lavorando per censire tutti gli interventi di somma urgenza necessari per il ripristino di strade, ponti, argini ed infrastrutture pubbliche»
L'Arno fa paura L'Arno ha superato il primo livello di guardia a Firenze,alla Nave a Rovezzano e,in provincia, a Incisa Valdarno.Mentre alla stazione di rilevamento agli Uffizi, l'acqua e' sotto di 16 centimetri rispetto al primo livello di guardia. Lo comunica la sala operativa della protezione civile della Provincia di Firenze che per le 17.30 ha convocato l'unita' di crisi. Le previsioni, si precisa, sono comunque positive: le precipitazioni sarebbero in calo e non si prevedono aumenti preoccupanti dei livelli idrometrici.
Nel senese esondati l'Arbia e il Bozzone A causa della cospicua e incessante pioggia, che sta interessando il territorio del Comune di Siena, dalle 17 di questo pomeriggio e fino alle ipotizzate 7 di domani, 13 novembre, resteranno chiuse al traffico, per l’avvenuto straripamento dei corsi d’acqua, via S. Isidoro, a Taverne d’Arbia, nell’intersezione con la Strada Statale Senese Aretina (in direzione Arbia) e la Strada di Pieve a Bozzone nell’intersezione con la strada di Colle Pinzuto.
Si raccomanda ai cittadini di usare mezzi di trasporto personali solo per effettiva necessità e, in caso contrario, di prestare particolare attenzione allo stato del manto stradale. Per informazioni e aggiornamenti più dettagliati sullo stato generale della viabilità contattare la centrale operativa di Polizia Municipale allo 0577 292550.
Un morto a Capalbio Il cadavere di un uomo e' stato trovato all'interno di un'auto travolta dall'acqua in localita' Chiarone, nel comune di Capalbio, in provincia di Grosseto. Secondo quanto si apprende, l'uomo non avrebbe avuto scampo: la strada avrebbe ceduto e l'auto sarebbe stata sommersa. A recuperare il cadavere dell'uomo, sembra un anziano, nel comune di Capalbio sono stati i carabinieri. A loro era arrivata la segnalazione dell'auto sommersa improvvisamente dalle acque del torrente Chiarone.
L'emergenza costa, gli agronomi regionali chiedono «una corretta manutenzione ordinaria» «E’ ora di dire basta con la conta dei danni e cominciare seriamente a lavorare per la prevenzione di simili disastri». Così Monica Coletta, presidente della Federazione toscana dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali commentando frane, smottamenti e allagamenti che in queste ore stanno interessando tutta la regione con particolare intensità nelle zone di Massa, Grosseto e Siena. «Il maltempo di questi giorni dimostra come sia diventato indispensabile quello che come professionisti dell’ambiente chiediamo da anni – spiega il presidente Coletta -. C’è bisogno di un’attenta progettazione di opere di sistemazione idraulica e il potenziamento dell’attività di bonifica dei terreni anche con l’aiuto dei privati, è indispensabile reperire le risorse prima, e monitorare costantemente lo stato di salute del territorio. In Italia purtroppo le politiche di prevenzione stentano a decollare e la natura, quando colpisce, fa pagare alla collettività con interessi pesanti, le mancate scelte programmatiche. Come nell’edilizia, senza una costante manutenzione idraulico agraria e idraulico forestale, le sistemazioni ed il territorio si degradano con costi che oltre che economici sono sociali, ambientali, culturali. Ad esempio per una manutenzione periodica della rete scolante e della vegetazione ripariale i costi sono di 850 euro a ettaro, mentre per una manutenzione straordinaria i costi sono notevolmente maggiori, 7-9mila euro a ettaro con un rischio di peggioramento della qualità ambientale e paesaggistica. Dopo l’emergenza scattata in seguito all’alluvione dello scorso anno si sono spenti i riflettori sulla sicurezza del territorio, una materia su cui c’è da fare ancora molto per una corretta gestione delle aree agricole coltivate, di progettazione, direzione e collaudo delle opere di sistemazione idraulica, di contrasto all’abbandono delle aree rurali, dove i solchi del degrado, innescano forme di dissesto di gravità crescente che collassano in occasione di eventi meteorologici eccezionali. Proprio quello che stiamo vedendo in queste ore – conclude il presidente Coletta -. E il passato sembra non averci insegnato davvero nulla».
Inviateci le vostre foto e raccontateci il maltempo nelle vostre zone