Siena non vola. I soci di Aeroporto di Siena Spa hanno deliberato la messa in liquidazione della società e la nomina del liquidatore. La notizia è arrivata al termine di una lunga assemblea dei soci che si è tenuta alla Camera di Commercio senese. A comunicare la decisione, attraverso una nota, i lavoratori dello scalo. Futuro incerto quindi per i dipendenti – undici – dell’aeroporto senese e per una struttura su cui già gravava una pesante spada di Damocle, quale l’inchiesta della magistratura senese sulla sua procedura di privatizzazione. Udienza rinviata al 24 gennaio 2013, tra i 14 indagati anche l’ex presidente di Banca Mps e attuale presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, accusato di concorso morale in falso e turbativa d'asta.
 
Vani tentativi di salvare la struttura della messa in liquidazione Soci di Aeroporto di Siena Spa, la società che ha in concessione lo scalo, sono il Comune di Siena, la Provincia di Siena, il Comune di Sovicille, la Banca Monte dei Paschi di Siena, l'Aeroporto di Firenze e il Fondo Galaxy. «Vana è stata la comunicazione a firma del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, pervenuta alla società, in cui lo stesso apprezzava la bontà del piano industriale (poi non approvato dai soci) e si impegnava a valutare le modalità di sostegno dell'Aeroporto di Ampugnano, per scongiurarne la liquidazione – dicono i lavoratori -. E inascoltate sono rimaste le manifestazioni di interesse pervenute da imprenditori del settore aeronautico». I dipendenti, già negli ultimi mesi, erano stati chiamati a una riduzione dell'orario e alla cassa integrazione in deroga. «Ciò che rimane – concludono – è l'infrastruttura, che ci auguriamo possa essere affidata nel più breve tempo possibile a soggetti realmente interessati al rilancio dell'Aeroporto».

Dalla Provincia di Siena In una nota stampa, l'amministrazione provinciale di Siena ha precisato la sua posizione sul caso-Ampugnano chiarendo che «La Provincia ha votato a favore della messa in liquidazione dell’aeroporto di Ampugnano dopo aver preso atto, nel corso dell’assemblea dei soci, che non vi fossero le condizioni di bilancio per dare continuità alla società. Si tratta di una decisione dolorosa per tutti e in particolare per la Provincia che, nonostante l’esigua quota di partecipazione nella società, pari a circa il 2%, ha sempre creduto nel valore strategico e competitivo dell’aeroporto, oltre che nella necessità di tutelare i livelli occupazionali. Ora si apre una nuova fase – ha concluso la Provincia di Siena – nell’ambito della quale dovranno essere valutate, se del caso, tutte le possibilità di mantenimento dell’attività aeroportuale. Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione della vicenda, anche al fine di non disperdere le competenze rappresentate dagli undici lavoratori dei quali comprendiamo le preoccupazioni e a cui va tutto il nostro sostegno».