«Banca Mps ha bisogno di ritrovare un clima interno di fiducia e coesione, attorno ad obiettivi condivisi. Per questo è fondamentale che sia riconvocato, quanto prima, il tavolo della trattativa con i sindacati con proposte che consentano di riprendere il confronto. Da una vicenda così delicata si può uscire solo con un accordo per condividere tra le parti quelle misure eque e solidaristiche che garantiscano le maggiori tutele per i lavoratori, ai quali esprimiamo piena solidarietà, e di raggiungere quei risparmi attesi per l'equilibrio del piano industriale. L'accordo è un obiettivo irrinunciabile per la fase attuale, ma anche per la storia delle relazioni industriali del gruppo Mps. Per questo è auspicabile che venga utilizzato tutto il tempo a disposizione e, qualora necessario, venga prolungato ancora per evitare l'esecutività di posizioni unilaterali dell'azienda». Inizia così il documento sottoscritto nei giorni scorsi da Pd, Psi – Riformisti, Siena Futura, Sinistra ecologia e libertà in relazione alla situazione di Banca Mps.

Autonomia e senesità di Banca Mps «L’indipendenza e la senesità di Banca Mps – si legge nel documento – possono essere assicurate solo con il ritorno alla redditività unito all'impegno a mantenere la Fondazione come primo azionista della Banca con una quota legata al suo bilanciamento patrimoniale, attorno alla quale far ruotare un azionariato plurale e stabile con caratteri non industriali. Obiettivi, questi, che sono decisivi per favorire la ripresa economica e del territorio, rinnovando così quelle ricadute occupazionali e sul sistema economico locale che storicamente hanno contribuito al benessere della comunità senese».

Proseguire con il cambiamento «Siena – si legge ancora nel documento – ha bisogno di proseguire e di accelerare nella politica di cambiamento già intrapresa, in modo da superare un periodo in cui hanno prevalso le rendite di posizione e un’eccessiva dipendenza dalla Banca e dalla Fondazione Mps. Nell’ultimo anno il centrosinistra al governo nel Comune di Siena è stato il fautore della svolta ed ha operato attraverso i suoi eletti un cambiamento netto, pagato con il Commissariamento del Comune. Per quanto riguarda la vicenda al centro dell’attività della magistratura, rinnoviamo la nostra fiducia nel lavoro degli inquirenti, augurandoci che sia fatta quanto prima chiarezza nell’interesse della città, della Banca e dei suoi dipendenti».
 

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