Il prossimo 18 ottobre è stato convocato un tavolo sulla Lucchini al ministero dello Sviluppo economico con sindacati ed enti locali. A darne la notizia il sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, al termine dell'incontro al Ministero dello Sviluppo economico sul futuro dell'acciaieria Toscana.
 
Non lasciare vertenza nell’oblio E’ questo il primo importante risultato ottenuto dal primo cittadino che ieri, in un gesto di protesta plateale, era salito sul tetto di un capannone dell’acciaieria (leggi). «Sono salito sul capannone della Lucchini a 40 metri d'altezza per non lasciare questa vertenza nell'oblio, ma fare uno scatto in avanti – ha spiegato Anselmi – . Non e' facile per un sindaco fare un gesto del genere. Ci ho pensato molto prima, ma non potevo lasciare che questo tema stesse nell'ombra. Certo lo so che non si era mai visto un sindaco arrampicarsi su un capannone, mentre abbiamo sempre visto gli operai, ma l'ho considerato necessario»
 
I temi dell’incontro al Ministero «Lucchini e' in una situazione vicina all'emergenza – continua Anselmi – e oggi con il governo abbiamo discusso delle possibili soluzioni. La riunione e' stata positiva. Abbiamo discusso della questione della siderurgia in Italia e della necessità di attivare un percorso per restituire competitività al settore e sostenibilità ambientale. Il Ministero si e' assunto l'onere di approfondire la questione, che naturalmente riguarda anche l'Ilva. Poi – prosegue il sindaco di Piombino – abbiamo affrontato la questione strategica dell'area di Piombino. Per questo apriremo un tavolo insieme al ministero dello Sviluppo economico e dell'Ambiente per rendere operativi gli accordi per le bonifiche e le infrastrutture, obiettivo strategici per tutto il territorio di Piombino Infine abbiamo affrontato la questione Lucchini e abbiamo stabilito l'apertura di un tavolo di confronto con sindacati ed enti locali e ho chiesto al Governo di farsi carico di una exit strategy che garantisca i posti di lavoro. E' una crisi complessa che necessita dell'intervento dello Stato con tutti gli strumenti disponibili»