L’oro di Arezzo si risolleva e trascina con sé tutta l’economia Toscana per una crescita che gli analisti riferiscono essere «la più elevata in termini percentuali e nettamente la migliore anche in termini assoluti rispetto ai risultati dei distretti di altre regioni».  Nel secondo trimestre 2012, secondo il Monitor di Intesa Sanpaolo, riprendono slancio le esportazioni dei distretti tradizionali toscani, sperimentando una crescita del 9,2% che consente di superare i 2,8 miliardi di euro, segnando un incremento di 240 milioni di euro rispetto al secondo trimestre del 2011.

Segno “+” a Firenze e Arezzo Il principale contributo a tale crescita in Toscana e' legato al netto miglioramento del distretto dell'oreficeria di Arezzo, sostenuto anche dall'evoluzione delle quotazioni dei preziosi, che passa dai risultati negativi del 2011 e del primo trimestre del 2012 ad un balzo in avanti del 33,7%, pari a ben 120,4 milioni di euro, quasi tutti imputabili alla ripartenza delle esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti. Buoni risultati continuano a caratterizzare anche il distretto della pelletteria e calzature di Firenze, che registra una crescita dell'11,3%, pari a poco meno di 65 milioni di euro. Anche la pelletteria e calzature di Arezzo segna un nuovo forte incremento nel secondo trimestre (+33%) dopo gli ottimi risultati già ottenuti nel primo trimestre e nel 2011.

Arranca il tessile di Prato Continua invece a mostrare segnali negativi il tessile e abbigliamento di Prato (-2,6%), condizionato dalle difficoltà registrate nei due principali sbocchi commerciali (Germania, -8,8% e Francia, – 9,9%). L'analisi dei mercati di sbocco evidenzia il rallentamento dei tradizionali sbocchi europei (Francia, Svizzera e Germania), mentre acquistano forza le esportazioni verso i paesi non europei, con risultati eccellenti negli Stati Uniti (+18,1%), Hong Kong (+14,8%), Emirati Arabi Uniti (+114,1%), Cina (+13,1%),Giappone (+40,6%), Russia (+22,4) e Corea del Sud (+22,2%), paese dove le imprese toscane iniziano a beneficiare dell'accordo di libero scambio firmato con l'Ue.