Un funzionario  della sede fiorentina dell’Ispettorato Centrale per la tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del M.I.P.A.A.F è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Siena con l’accusa di concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di segreti d’ufficionell’ambito dell’operazione “Arbequino” nel settore delle frodi alimentari sull’olio d’oliva dello scorso giugno (leggi).
 
L’illecito Gli investigatori hanno scoperto che il funzionario, C.S. di anni 60, domiciliato a Firenze, forniva il proprio qualificato contributo al fine di garantire l’impunità, nell’ambito dei controlli pianificati da quel Dicastero, dei soggetti coinvolti nell’associazione a delinquere finalizzata alla frode nel settore dell’olio d’oliva. In particolare, svolgendo la funzione di vicario del Direttore dell’I.C.Q.R.F. di Firenze, qualche giorno prima dell’esecuzione, preannunciava sia al titolare dell’Azienda Olearia Valpesana, che ai referenti di altre società operanti nel settore agroalimentare, l’effettuazione di imminenticontrolli, svelando così informazioni coperte da segreto d’ufficio dal momento che l’attività di controllo doveva essere eseguita a “sorpresa” al fine di meglio tutelare la qualità del prodotto che sarebbe stato immesso sul mercato. Le indagini hanno appurato che il citato funzionario approfittava della propria posizione al fine di ottenere, quale prezzo della “soffiata”, delle utilità personali, come nel caso in cui ha preannunciato un controllo ad una azienda operante nel settore vinicolo per ottenere dal suo titolare, a capo di un Istituto di Credito del nord Italia, un indebito profitto patrimoniale consistente nell’erogazione di un mutuo senza ricorrere allo svincolo di titoli bancari in suo possesso.
 
L’arresto I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Siena hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal G.I.P. del tribunale di Siena, Ugo Bellini, su richiesta del P.M. titolare del fascicolo, Aldo Natalini, ha disposto, nei confronti del funzionario, l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.