«Il governo rispetti gli impegni assunti, restituendo l’intero gettito Imu ai Comuni dal 2013, ed aggiornando le stime Ici/Imu su cui si basavano i “tagli” ai trasferimenti. Stiamo parlando di 500 milioni di euro che “ballano” e che sono sostanzialmente diventati ingiustificati perché non contemplati negli accordi». E’ l’appello lanciato dal presidente dell'Anci, Graziano Delrio, al termine dell’ufficio di presidenza tenutosi ieri nella sede nazionale dell’associazione.

Assunzione di responsabilità Si tratta di «risorse necessarie per far quadrare i bilanci del 2012, e nelle prossime settimane ci aspettiamo un’assunzione di responsabilità da parte del ministero dell’Economia perché – ha proseguito il presidente Delrio – si trovi la copertura per questi soldi».

Fibrillazione Ma le aspettative di “almeno parziale correzione” dell’Anci toccano anche gli altri 500 milioni di “tagli”, previsti dalla prima fase della spending review e che portano ad 1 miliardo la manovra aggiuntiva sulle spalle dei Comuni. «Su questo aspetto abbiamo avanzato al governo proposte mirate, per proseguire sul terreno avviato dei costi e dei fabbisogni standard. E’ questa – ha ribadito Delrio – l’unica strada per impedire di tagliare gli enti virtuosi e di lasciare spendere coloro che sprecano, garantendo al contempo, a differenza di quanto avviene con i ‘tagli lineari’, risultati di risparmio stabili e coerenti». Durante l’ufficio di presidenza è stato anche affrontato il tema delle riforma delle province, su cui il presidente Anci ha auspicato una riflessione complessiva che tenga conto, non solo degli aspetti finanziari, ma anche di quelli istituzionali. «Siamo in una fase di forte fibrillazione, ma le cose che a noi sembra impossibile revocare sono due: da un lato la riduzione complessiva dei livelli di governo e la trasformazione delle province in enti di secondo grado; e dall’altro il pieno coinvolgimento dei Comuni nei passaggi della riforma» ha detto Delrio al termine della riunione. L'ufficio di presidenza ha anche discusso del decreto che il governo sta per predisporre per le amministrazioni comunali in fase di pre-dissesto finanziario. «Anche questo tema va affrontato d'intesa con i Comuni nella maniera più trasparente possibile. In ogni caso – ha sottolineato il presidente –  nessuno pensi di scaricare i costi di queste operazioni solo sui Comuni».