Bene la sterilizzazione dell’Iva ma più urgente è un intervento sulle accise. Così il presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi commentando le anticipazioni del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti.

Sterilizzazione dell’Iva«Stiamo ragionando sull'applicazione del decreto del 2008 che ci consente di compensare l'aumento dell'Iva, dovuto alla crescita del prezzo, con una corrispondente riduzione delle accise in modo da, come si usa dire, sterilizzare l'imposta rispetto all'aumento» ha detto questa mattina De Vincenti. «Stiamo lavorando su questo punto – ha aggiunto -, c'e' un decreto che prevede che questa cosa si faccia a certe condizioni e stiamo verificando se le condizioni sono quelle per le quali si applica la misura».

Efficace tagliare le accise «I record del prezzo dei carburanti segnalati nei giorni scorsi, anche se sporadici e poco significativi, sono almeno serviti a convincere il Governo della necessità di intervenire, cosa che noi sollecitiamo da tempo – è òa risposta di Landi – Non c'e' dubbio che il primo intervento debba essere sulla tariffazione fiscale e la direzione nella quale si sta muovendo l'esecutivo, quella della sterilizzazione dell'Iva, e' apprezzabile. Ma, come abbiamo detto piu' volte, anche recentemente, sarebbe altrettanto importante ed efficace tagliare le accise che, tra l'altro, sono le principali responsabili dei record dei giorni scorsi, o reintrodurre l'accisa mobile già' sperimentata con il Governo Prodi».

Plauso alla Toscana «In questo contesto – aggiunge Landi – accogliamo con soddisfazione l'annuncio del presidente della Regione Toscana che ha preannunciato il taglio dell'addizionale regionale introdotto a seguito dell'alluvione della Lunigiana (leggi). Un'iniziativa che auspichiamo sia seguita anche dalla Regione Liguria che fu interessata dalla stessa emergenza. La questione delle addizionali regionali, naturalmente – conclude il presidente della Faib – si pone anche in relazione ad altre regioni i cui amministratori dovrebbero ben riflettere sulla discriminante prezzi che grava sui cittadini»