13325682_507528919372278_124736538407683026_nArezzo come teatro di un gustosissimo momento di confronto nella storica azienda Agostini con le sue ottime materie prime ricercate con le quali, il campione del mondo di pasticceria 2006 e gelateria 2016 Diego Crosara, del prestigioso Team Massari, ha istruito molti allievi della zona preparando una pasticceria salata chic e speciale. Dopo uno show che ha riempito gli occhi e ha fatto venire l’acquolina in bocca ai presenti ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il Maestro che mi ha stupito ancor prima della sua competenza per la sua umiltà e semplicità tipica delle grandi persone.

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Crosara con Federico Minghi

Maestro Crosara dove sta andando la pasticceria italiana?

«La pasticceria italiana anche se ha grandi maestri è solo all’inizio di un percorso, deve fare ancora molta strada. Il cliente è sempre più consapevole, attento, studia le materie prime e riconosce quelle buone dalle altre. Internet ed i social network hanno creato cultura e informazione, oggi è facile approfondire una materia o una ricetta, il cliente cerca sempre più una pasticceria particolare, vuole essere stupito da abbinamenti, sapori profumi nuovi e non ultimo la presentazione perchè l’immagine conta molto ci nutriamo anche con gli occhi»

Se partiamo da una materia prima di qualità, quanto va trasformata?

«La materia prima di qualità va saputa lavorare, temperature, informarsi, fare ricerca, fare corsi per utilizzare le materie prime in maniera corretta, altrimenti si rovinano delle vere e proprie bontà. Non dobbiamo mai smettere di studiare, il mondo evolve velocemente e così anche la pasticceria»

13319920_507528909372279_5051013130224667689_nAnche il compione del mondo segue corsi di aggiornamento?

«Certamente anche io vado a fare continuamente corsi di aggiornamento, di approfondimento, tutti abbiamo molto da imparare. Io sono stato campione del Mondo di pasticceria nel 2006. Giro il mondo, guardo, mi informo, studio e mi confronto con i miei colleghi giornalmente altrimenti in poco tempo sarei  fuori dai migliori»

La pasticceria salata è una provocazione o un vero un businnes? Avrà un futuro?

«Io ci credo molto, sono anni che ci lavoro, in Italia sono stato uno tra i primi a mi piace esprimermi attraverso gusti particolari. Il dolce e salato viene dalla storia molte ricette erano così composte, pensate al sugo in dolce forte o il cacao usato nella cacciagione. Stanno cambiando le abitudini e il modo di mangiare: è il momento dei cocktail e degli aperitivi, un modo di mangiare destrutturato ed allora la pasticceria salata è perfetta e può sostituire un pasto in maniera giocosa ed elegante»