Creatività, tradizione, innovazione, genio, ingegno e saper fare. Sono stati questi i cardini dell Rapporto 2012 sulle industrie culturali di Symbola e Unioncamere, allargato anche ai settori attivati e più strettamente congiunti, presentato a Treia, nelle Marche. La provincia di Arezzo è in cima alla classifica: l'8,4% del totale prodotto dalla provincia (la media italiana è del 5,4%) appartiene alla cultura. Seconde classificate a pari merito Pordenone e Milano con l'8%, terze ex equo Pesaro e Urbino e Vicenza con 7,9%. Seguono la provincia di Roma con il 7,6%, quella di Treviso al 7,5%, Macerata e Pisa, entrambe al 6,9%, e Verona con il 6,8%.
 
Arezzo leader anche per l’incidenza sull’occupazione Dal punto di vista dell'incidenza dell'occupazione del sistema produttivo culturale sul totale dell'economia è sempre Arezzo la provincia con le migliori performance: 9,8%. Subito dopo Pesaro e Urbino con un'incidenza del 9,5%, Vicenza al 9,1%. Seguono Pordenone, Treviso e Pisa, rispettivamente con l'8,6 l'8,5 e il 7,9%. E ancora Milano (7,8%), Macerata (7,7%), Firenze (7,6%), Monza e della Brianza (7,4%).
 
Ranking regionale In una classifica per macroaree geografiche, e' invece il Centro a fare la parte del leone, con il 6,1% del valore aggiunto. Seguono da vicino Nord-Ovest, che dall'industria culturale crea il 5,9% della propria ricchezza, e il Nord-Est con 5,5%. Il Mezzogiorno fa invece la parte della cenerentola, con appena il 3,8%. Quanto alle Regioni, in testa alla graduatoria per incidenza del valore aggiunto della cultura sul totale dell'economia c'è il Lazio (6,8%) seguito a stretto giro da Marche, Veneto e Lombardia (tutte sulla soglia del 6,3%), e quindi dal Piemonte (5,8%). Mentre per il Lazio e la Lombardia sono le industrie culturali a prevalere, nel caso di Marche e Veneto sono le attività piu' tipiche del Made in Italy (industrie creative e manifatturiere) a fornire un contributo fondamentale. Considerando, invece, l'incidenza dell'occupazione delle industrie culturali sul totale dell'economia la classifica regionale subisce quale variazione: il Veneto e' in testa a quota 7%, seguito da Marche (6,9%), Friuli Venezia Giulia (6,4%), Lazio e Toscana (entrambe al 6,3%).

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