Le Università di tutto il mondo unite per lo sviluppo sostenibile. L’unica voce che si alza dalla Toscana è quella dell’ateneo senese che, insieme ad altre università italiane ha firmato la Dichiarazione proposta dall’Onu e dai coordinatori esecutivi della conferenza Rio + 20 (in programma il 20 giugno), sottoscrivendo il proprio impegno a diffondere pratiche più sostenibili.
Il documento La Dichiarazione contiene l’impegno delle Università a insegnare i concetti base dello sviluppo sostenibile, a incoraggiare la ricerca sui temi della sostenibilità, a supportare le attività sulla sostenibilità promosse dagli enti locali, a condividere i risultati attraverso organizzazioni internazionali. Inoltre, l'Università di Siena, come le altre firmatarie, si impegna a promuovere "Green Campus", diminuendo l’uso di energia e di acqua, riducendo la mole di rifiuti prodotti e smaltendoli correttamente, promuovendo pratiche ecocompatibili nelle proprie sedi e presso i fornitori e i partners sul territorio.
L’esempio senese L’Università di Siena considera strategico per il proprio sviluppo il tema della sostenibilità e negli ultimi due anni ha avviato progetti di ampio respiro implementato una serie di buone pratiche. Tra le azioni citate dall’Ateneo a supporto della Dichiarazione, che è pubblica e consultabile sul sito web rio20.euromed-management.com, c’è il Network “Ne.S.So.” (Network Siena Sustainability) che raccorda e dà impulso alle iniziative multidisciplinari di didattica e di ricerca, nonché i progetti del gruppo di lavoro “Unidea” che sta promuovendo all’interno dell’Ateneo la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, l’istallazione di erogatori di acqua potabile, il riciclaggio e il riuso dei materiali. Nella Dichiarazione, l’Università di Siena si impegna anche a stilare una relazione annuale sulle attività svolte e a misurare l’efficacia delle azioni intraprese a favore della sostenibilità ambientale.