Prima di partire per qualche giorno di vacanza in Vietnam e partecipare poi anche alle nozze di suo fratello, Massimo Maccarone ha fatto in tempo a coronare due suoi obiettivi stagionali personali: mettere a segno poco più di una settimana fa il tredicesimo centro stagionale con la maglia dell’Empoli, eguagliando sé stesso in una annata però in quel caso vissuta con la maglia del Siena, e rinnovare il proprio contratto con il club azzurro, prolungando la sua storia d’amore con il principale sodalizio calcistico della Valdelsa almeno fino al prossimo giugno 2017. Nel mezzo il traguardo del decimo posto agguantato con i compagni nel campionato da poco chiusosi, che farà sì che la società guidata da Fabrizio Corsi possa introitare una cifra che proprio per l’Empoli equivale a quanto spende in 12 mesi per il proprio settore giovanile.
Risultato meritato «Gli ultimi cinque minuti della gara contro il Torino, già uscito dal campo, sono andato a controllare il risultato della gara del Genoa perchè non ci credevo che i rossoblù potessero perdere -ha raccontato ‘Big Mac’-. Sono stati i cinque minuti più lunghi perchè non passava più il tempo. Sono contento perchè abbiamo fatto una bellissima annata, siamo arrivati a 46 punti ed al decimo posto, un traguardo che vale tantissimo per la società e per questo gruppo che si meritava di raggiungerlo, nonostante un periodo in cui non sono venuti i risultati. Sono contento per tutti, in particolare per mister Giampaolo perchè si merita di essere tornato nel grande calcio con un grande risultato, in una stagione piena di record». «E’ una grande soddisfazione aver eguagliato il mio record di gol in un campionato, ci tenevo però non sono andato a cercare costantemente la rete perchè sono fatto così, non mi piace pensare solo al mio interesse personale- ha sottolineato ancora Maccarone -. Spero di battere questo traguardo di mie marcature l’anno prossimo. Penso che sia finito il ciclo di cui faceva parte Sarri perchè tre-quattro giocatori sono partiti l’anno scorso, altrettanti lo faranno quest’estate, però vedendo gli ultimi anni sono tranquillo e sereno e non vedo l’ora di leggere i giornali ad agosto che ci danno per spacciati perchè vorrà dire che ci salveremo di nuovo».
L’abbraccio Maccarone ha festeggiato il suo ultimo gol, quello contro il Torino, andando ad abbracciare l’ormai ex tecnico azzurro, Marco Giampaolo. «Mi è venuto di istinto di andarlo ad abbracciare, non l’avevo programmato, e c’ho tenuto a farlo perchè l’ho visto lì a bordocampo ed ho chiamato tutta la squadra perchè sono cose che si è meritato fin dal primo giorno che è arrivato. L’Empoli con la sua partenza sicuramente perde tanto perchè basta guardare i risultati, sia a livello statistico che umano. Su quest’ultimo fronte ci tengo a dirlo io perchè ci ha fatto vedere la sua voglia di rivincita fin dal primo giorno insieme ed è migliorato tanto a livello umano, ed io posso affermarlo con decisione visto che l’ho avuto come mio allenatore anche sei anni fa a Siena. E’ una persona migliorata da quel periodo, tecnico e società hanno preso la loro decisione e dall’anno prossimo cercheremo di rifare bene perchè tanto sono sicuro che si riprenderà un nuovo ciclo con altri giocatori».
Il consiglio dell’esperto Ultimo pensiero Massimo Maccarone l’ha dedicato ad un simbolo dell’Empoli degli ultimi anni, Lorenzo Tonelli, diventato nei giorni scorsi un calciatore del Napoli dopo oltre 15 anni di militanza nel club azzurro. «Ho detto a Tonelli che ogni mese mi deve dare il 20% del suo stipendio perchè l’ho fatto crescere troppo – ha scherzato capitan Maccarone parlando del centrale difensivo fiorentino -. Sono troppo contento per lui, è un ragazzo che se lo merita, anche lui vive tanto di emozioni, nell’ultima gara contro il Torino era molto contento per l’annata ma aveva grande rammarico per aver lasciato un posto dove è cresciuto, e ha vissuto finora. Mi ha chiesto qualche consiglio e io gli ho detto che sicuramente non troverà uno spogliatoio come quello che ha trovato qua perchè ne ho girati tanti e difficilmente vivrà in un ambiente familiare come c’è qui però a Napoli troverà altri valori e lui dovrà essere forte e crescere anche sotto questo punto di vista».