Monte dei Paschi, ancora una fumata nera nelle trattative con le Rsa. Il coordinamento sindacale dell’istituto di credito senese fa sapere, attraverso una nota di aver ricevute solo risposte negative dopo un’altra comunicazione mezzo stampa fatta lo scorso 29 maggio. In sostanza, fanno sapere le Rsa del Monte dei Pachi, gli incentivi 2011 non verranno erogati e per quelli 2012 occorrerà attendere l’esito della semestrale per capire se c’è qualche possibilità che siano stanziati. Solamente dopo questa data, se si verificheranno le condizioni, saranno predisposti gli Isp (Indicatori sintetici di performance), gli unici in grado di fornire criteri di certezza e verificabilità al raggiungimento degli obiettivi. Oltre a questo anche il riconoscimento del “maggiore impegno temporale” (straordinario) dei Quadri Direttivi non sarà corrisposto. «Il maggiore impegno c’è stato, ma i risultati del bilancio – secondo la Banca- lo vanificano». Ed infine sono stati fissati per la settimana prossima due incontri inerenti all’assetto retributivo dei nuovi assunti.

Rsa furenti «Siamo di fronte all'ennesimo episodio che conferma un atteggiamento aziendale teso a voler relegare le Relazioni Sindacali ad un ruolo marginale, negando di fatto il potere negoziale ed ignorando le istanze che i Lavoratori hanno già espresso e sono pronti ad esprimere nuovamente con forza – tuonano le Rsa del Monte dei Paschi in una nota congiunta -. Quella del radicale cambiamento della natura delle Relazioni Sindacali al Monte dei Paschi è l'unica discontinuità, negativa per tutti i lavoratori ma anche per la Banca portata dai nuovi vertici».

Gli altri problemi delle Rsa Sul versante del risparmio dei costi, priorità più volte ribadita da Rocca Salimbeni, le Rsa accusano il top management per l’assunzione diretta dall’esterno di risorse anche di facile reperimento interno. Inoltre c’è da sciogliere il nodo sulla volontà del presidente Profumo di costruire un suo ufficio a Milano: decisione indigesta, questa, per i sindacati che invece vorrebbero in Piazza Salimbeni a Siena il cuore pulsante dell’attività del numero uno del Monte. «Per tutelare tutti i lavoratori – chiude la nota delle Rsa -, non ci tireremo certo indietro né per il dialogo, ma neppure per lo scontro. Siamo infatti coscienti dei sacrifici da fare, ma anche della forza che tutti sapremo esprimere quando, con la presentazione del Nuovo Piano Industriale dell'Azienda, inizierà la fase di discussione sulle ricadute che esso produrrà sui lavoratori».

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