L’assessore regionale alla sanità Daniela Scaramuccia lascia, a sorpresa, l'incarico. Dopo appena due anni preferisce tornare al settore privato. E lo fa nel giorno degli arresti a Massa Carrara per l'inchiesta sul buco di bilancio della Asl. Nel giro di poche ore il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, comunica la nomina di Luigi Marroni, attualmente direttore della Asl 10 di Firenze. Ad annunciare l'avvicendamento era stata questa mattina La Nazione, unico giornale che in prima pagina annunciava che l'assessore gettava la spugna per il «troppo stress» e che sarebbe stata vista uscire dall'ultima riunione di giunta con le lacrime agli occhi.

La coincidenza Poi, in mattinata sono arrivate alle redazioni le notizie che da Massa Carrara raccontavano dell'arresto di tre ex dirigenti della sanità locale. «Una coincidenza» ha spiegato in conferenza stampa la stessa Scaramuccia. Coincidenza che non ha convinto del tutto l'eurodeputato della Lega Nord, Claudio Morganti, che parla di «strana coincidenza, così come risulta strano che, una manager affermata come lei, lasci per il troppo stress…. ».

Arresti eccellenti a Massa Questa mattina sono state eseguite tre ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell'inchiesta sul 'buco' della Asl 1 di Massa che supera i duecento milioni di euro. In carcere è finito Ermanno Giannetti, ex direttore amministrativo, mentre i domiciliari sono stati disposti per Vito Antonio Delvino, ex direttore generale, e Alessandro Scarafuggi, ex Dg e attuale direttore della Asl di Pistoia. Per Delvino e Scarafuggi, l'accusa sarebbe di falso in atto pubblico, a Giannetti verrebbe contestato anche il peculato. Denunce anche per altre 11 persone, tutti imprenditori. Ma altre novità potrebbero essere all’orizzonte. «L'indagine e' tutt'altro che chiusa – spiega il procuratore capo Aldo Giubilaro -, anzi, va avanti per verificare anche la posizione di altri che hanno avuto un ruolo nei bilanci».

Il nuovo assessore alla sanità 54 anni, laurea in ingegneria meccanica all’Università la Sapienza di Roma, Luigi Marroni, dopo il primo mandato concluso nel febbraio 2009, era stato confermato da Rossi all'epoca assessore alla sanità alla direzione della Asl 10 per un secondo mandato. Enrico Rossi lo ha presentato come persona «ben conosciuta e competente». Le sue prime dichiarazioni sono state di ringraziamento per i predecessori. «Grazie a tutti i miei predecessori la nostra Sanità è un sistema sano e robusto, che ha bisogno di evolvere continuamente: il mio impegno sarà su questo».

Le motivazioni delle dimissioni Daniela Scaramuccia ha spiegato questa mattina ai giornalisti le motivazioni della sua rinuncia, dopo essere stata nominata, a sorpresa, nel 2010. Alla base di tutto ci sarebbe «un'offerta importante come manager di una società privata». L'ormai ex assessore era stata chiamata da Rossi che l'aveva convinta a lasciare l'incarico di manager nella McKinsey&Compagny, la società internazionale di consulenza strategica e direzionale.

Dimissioni ad orologeria «Siamo di fronte alle improvvise dimissioni dell'assessore regionale alla Sanità, senza spiegazione ufficiale, e nelle stesse ore a provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni dei soggetti coinvolti della voragine finanziaria della Asl 1 di Massa. La coincidenza temporale di questi pesanti sviluppi fa pensare inevitabilmente a 'dimissioni ad orologeria». Lo ha detto Alberto Magnolfi, presidente del gruppo Pdl in Consiglio regionale, che ha chiesto a Rossi di presentarsi dinanzi al Consiglio regionale

La tempesta perfetta Di «tempesta perfetta» parla, invece, il vicepresidente della Commissione regionale Sanità Stefano Mugnai (Pdl) secondo cui «il quadro è sconcertante. Poche ore fa il sindaco di Siena (leggi) nel pieno di un'invettiva rivolta contri i suoi colleghi di partito ha affermato che il policlinico della Scotte e' in mano a giochi di potere e di fatto ad una gestione privatistica (chissà lui dov'era in questi anni…). Dopo poco intervengono le dimissioni dell'assessore alla Sanità Scaramuccia che erano nell'aria da tempo. Quindi giunge la notizia, relativa all'inchiesta di Massa, dell'arresto di tre persone tra cui due direttori generali scelti da Rossi uno dei quali tutt'ora direttore generale all'Asl 3 di Pistoia e di ulteriori 11 nuovi indagati con la precisazione, da parte della Procura, che si sta parlando solo di una fase dell'inchiesta. Tre fatti che sono la diretta conseguenza di un sistema sanitario pensato, strutturato e dominato da Rossi».