Aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, manipolazione del mercato. Parole che da due giorni sono entrate prepotentemente nel vocabolario di senesi e di tutti quelli che guardano a ciò che succede al Monte dei Paschi dopo la maxi-operazione della Guardia di Finanza per reati di cui sopra legati all’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Rocca Salimbeni. Ma di cosa si tratta in realtà? Come si può capire quello che sta succedendo veramente nella Città del Palio? Per cercare di fare un po’ di chiarezza, almeno per quanto riguarda la terminologia, agenziaimpress.it è andata a sentire il professor Roberto Renò, docente di matematica finanziaria nella Facoltà di Economia all’Università degli Studi di Siena.
Professore, cosa cercavano le Fiamme Gialle?
«La Guardia di Finanza sta cercando di capire se l’acquisizione di Banca Antonveneta è avvenuta ad un prezzo corretto. I dubbi possono essere relativi al prezzo pagato dal Monte dei Paschi, un prezzo molto alto rispetto alle aspettative e quindi soggetto a errori o corruzione. Per questo la Finanza vuole verificare i documenti e capire cos’è successo».
Si parla anche di aggiotaggio, cos’è?
«E’ un reato che si può verificare quando si assiste ad una transazione ad un prezzo molto alto da pagare. In sostanza si fa a vedere se c’è qualcuno che ne ha approfittato. Ovvero se c’è qualcuno all’interno del Monte dei Paschi è entrato in possesso di informazioni che si sapevano solo a livello di dirigenza e che ha usato queste info per alterare in titolo in borsa facendogli subire dei rialzi e dei ribassi. Tramite, appunto, l’uso improprio di informazioni note ai vertici di Rocca Salimbeni ma non agli altri interlocutori».