«Firenze è l’unica città italiana presente al vertice sull’ambiente e l’invito che abbiamo ricevuto ci riempie di orgoglio. La sfida dell’ambiente va vinta tutti insieme e anche le città come la nostra possono dare il proprio contributo: molti governi locali stanno già attuando vari programmi innovativi». È intervenuto così nella sessione dedicata al ruolo delle città il sindaco Dario Nardella, che a Toyama in Giappone ha partecipato al G7 sull’Ambiente ‘Environment Minister’s Meeting’ insieme al ministro Gian Luca Galletti. La città di Firenze, su invito del Ministro dell’ambiente giapponese e del ministro dell’Ambiente italiano, ha partecipato al vertice,dove per la prima volta è stata dedicata una sessione al ruolo delle città.
La sfida green delle città «Le città si trovano ad affrontare molteplici sfide per trasformarsi in società sostenibili, mantenendosi il più vicino possibile ai cittadini – ha aggiunto Dario Nardella -, contribuendo allo stesso tempo alla sostenibilità globale. Le città sono le zone dove attuare le politiche dello sviluppo sostenibile e sono tenute anche a svolgere i ruoli principali e a rendere rapido e trasversale il processo decisionale». La sessione è stata convocata con l’obiettivo di condividere approcci innovativi e buone pratiche per la tutela dell’ambiente, rispondere a una nuova struttura sociale composta dai sindaci che guidano i governi locali dei Paesi del G7 e discutere le vie da percorrere. Inoltre, è stata l’occasione per discutere del ruolo dei governi nazionali nel sostenere i governi locali nella promozione e nell’innalzamento degli obiettivi delle azioni ambientali. Nardella nel suo intervento ha spiegato che, dopo aver assunto il ruolo di città metropolitana, la Firenze di domani sta seguendo una Road Map per diventare un’area policentrica, compatta e resiliente: «Il modello di sviluppo si basa sulla modernizzazione del trasporto pubblico intermodale e sul rafforzamento di un sistema di mobilità alternativa, quale e-mobility, piste ciclabili e aree pedonal integrate con una pianificazione della città, che riduca il consumo di suolo e implementi le strategie per il cambiamento climatico -ha proseguito ancora Dario Nardella– Le città cambiano e si adattano, creando delle risposte sociali, economiche ed ambientali al fine di resistere nel tempo alle criticità ambientali. La Firenze del domani deve sperimentare soluzioni per incrementare la qualità della vita di tutti».