Il momento della verità. Non ci sono alternative per definire Gara-3 dei playoff di Eurolega tra Olympiacos Pireo e Montepaschi Siena. La serie che conduce alle Final Four di Istanbul si è spostata in Grecia e stasera andrà in scena il terzo atto che, a detta di molti addetti ai lavori, risulterà decisivo per indirizzare in maniera più netta il confronto. 1-1, è questo il parziale al momento della serie con i greci bravi a strappare un successo nel match inaugurale a Siena e andare molto vicini al raddoppio in Gara-2 grazie ad un’altra importante rimonta nel finale.
Equilibrio Le rimonte, appunto, e l’atletismo degli ellenici: sono questi i fattori che hanno maggiormente infastidito la Mens Sana di Simone Pianigiani nei primi due match. I senesi hanno sì condotto per larghi tratti entrambe le partite ma non sono apparsi mai in grado di dare una spallata decisiva alle velleità dell’Olympiacos favorendo così i recuperi degli uomini di Ivkovic. Al Pireo però si riparte da capo e la partita di questa sera (palla a due alle 21 greche, le 20 italiane), ci saprà dire chi si prenderà un vantaggio di fondamentale importanza nella corsa verso l’atto finale dell’Eurolega.
Vincerne almeno una al Pireo Obiettivo di Siena è quello di ottenere almeno un successo nel doppio confronto in terra greca (Gara-4 si disputerà venerdì), per potersi quanto meno riappropriare del vantaggio del fattore campo e disputare un’eventuale Gara-5 in Toscana. Tutto questo facendo valere la sua maggiore esperienza e capacità di giocare partite così decisive sul piano dell’emotività e del pathos. La Peace and Friendship Arena di Atene avrà ben poco del suo nome in Gara-3: il coach dell’Olympiacos Dusan Ivkovic, nella conferenza stampa post Gara-2, ha accusato il pubblico senese di inveire poco sportivamente nei suoi confronti, sputandogli e scagliandogli addosso cartacce, monetine e quant’altro. Insomma, ha preparato il suo pubblico per un’accoglienza infuocata nei confronti del team senese che questa sera dovrà fronteggiare anche un ambiente decisamente ostile.
In campo Siena però, dovrà guardare a se stessa e far frutto degli errori commessi nelle precedenti due partite. In Gara-1 e 2 la squadra di Pianigiani è arrivata in riserva nei minuti finali dei due match ed è lì che l’Olympiacos ha saputo far paura ai bianco-verdi. Servirà una Mens Sana al top per 40 minuti e forse oltre per minare e cercare di annullare qual minimo di vantaggio che i greci si sono costruiti con la vittoria in Gara-1. Sul piano tattico decisivi saranno i lunghi: Andersen perché ha un curriculum ed un’esperienza alle spalle in grado di farlo diventare il ‘go to guy’ della contesa; e Lavrinovic per la sua bidimensionalità, fondamentale nella vittoria di Gara-2 per Siena quando, con lui in campo, la squadra di Pianigiani è riuscita a realizzare il solco più importante nei confronti dell’Olympiacos. Insieme a loro McCalebb, su cui la difesa di Ivkovic spende sistematicamente energie, falli e uomini. Tre nomi, una sineddoche perché partite simili le può vincere solo tutto il ‘sistema-Siena’ nella sua totalità. Quell’organico e quel collettivo che l’anno scorso riuscì a sollevare la testa proprio al Pireo dopo lo schiaffone del -48 di Gara-1 e imporsi d’autorità in Gara-2. I playoff di Eurolega sono questi: tutte le partite fanno storia a sé ed ogni momento ed ogni possesso possono risultare decisivi. Siena sa come affrontare simili contese. Al Pireo servirà altro, servirà qualcosa in più, è chiaro. Ma anche questo rientra nelle consapevolezze di Pianigiani e della sua squadra.