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Lucia Aleotti

«Come Menarini ci siamo chiesti che cosa potevamo fare di fronte a questa piaga che sono gli abusi e le violenze sui bambini e quindi abbiamo pensato, in partnership con Telefono azzurro e con le società italiane di pediatria di formare una rete di pediatri e di medici, in grado di intercettare in maniera possibilmente precoce segni di abusi sui bambini. Questo è il primo progetto nel mondo di questa dimensione». Così il presidente del gruppo Menarini, Lucia Aleotti, ha raccontato un’iniziativa illustrata a Firenze che proverà a fare emergere il ‘sommerso’ per cio’ che riguarda le violenze e gli abusi sui minori, e dare un segnale di aiuto concreto alle piccole vittime senza voce: il primo progetto al mondo per la creazione di una rete antiabuso di 15mila pediatri e medici di base “sentinella”.

violenza assistita70-80mila i bambini vittime d violenza Sono 70-80mila in Italia i bambini e gli adolescenti che subiscono ogni anno violenze e abusi fisici, psicologici e sessuali, ma solo pochi casi vengono alla luce. Prima azienda farmaceutica ad avere deciso di impegnarsi massicciamente per un network sanitario contro la violenza sui minori, la multinazionale fiorentina in collaborazione con Telefono Azzurro, Società italiana di pediatria (Sip), Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi), si propone l’obiettivo di sensibilizzare e formare i pediatri italiani a riconoscere e intercettare i segnali di eventuali abusi, a partire da quelli inespressi di disagio e sofferenza del bambino, a tutela e promozione del suo benessere. Il progetto di formazione già avviato, è sostenuto da Menarini con un investimento di circa un milione di euro. «La dimensione del progetto è importante, un progetto che coinvolge quindicimila fra medici e pediatri, quindi anche l’investimento è importante, vicino al milione di euro – ha aggiunto Lucia Aleotti – Anche se siamo una multinazionale presente in tanti paesi, comunque la nostra testa, il nostro cuore, gli investimenti principali sono in Toscana, a Firenze ed in Italia, quindi è logico che il primo paese al quale noi pensiamo dove vogliamo mettere in pratica iniziative che riteniamo importanti è ovvio che sia l’Italia. Noi siamo un Paese fortunato perchè ha una rete di medici e di pediatri molto preparati e quindi certamente andiamo a lavorare su un tessuto già fervido e pronto di base. Pensiamo che questo possa dare un contributo molto molto importante».

L’assessore Saccardi: «Negli ultimi tre anni violenze cresciute di oltre il 17%» A fare da madrina alla nascita di questo nuovo progetto, l’assessore regionale alla sanità toscana, Stefania Saccardi. «Questa è un’iniziativa importante, Menarini non è nuova a partecipare ad iniziative sociali su questo territorio ma l’iniziativa che presenta in questa occasione è particolarmente significativa perchè va ad occuparsi di un settore purtroppo ancora oggi agli onori delle cronache con numeri drammaticamente elevati – ha sottolineato Saccardi – Negli ultimi tre anni le violenze sui minori sono cresciute di oltre il 17%, di oltre il 46% se consideriamo gli ultimi cinque anni. Crescono i casi di violenza assistita, sono stabili i casi di violenza sessuale sui minori però ancora il tema della sicurezza dei minori e delle violenze in famiglia sui bambini è ancora un tema all’ordine del giorno e riuscire a portare in fondo un progetto che consenta di identificare i segni della violenza anche quando non sono così manifesti e così evidenti, ci consente di porre in essere politiche di prevenzione invece che andare a riparare il danno quando ormai è compiuto».