Vaccino.jpg«È una riflessione che noi da un po’ di tempo stiamo facendo. Non solo da quando è accaduto il caso della bambina di Greve ma anche perchè abbiamo visto che i dati sulle vaccinazioni dei bambini stanno pericolosamente scendendo sotto la soglia del 95% che è la soglia limite intorno alla quale prima eravamo quasi tutte le regioni». Così l’assessore della Regione Toscana alla sanità, Stefania Saccardi, annunciando quella che è una proposta che potrebbe rivoluzionare a livello di vaccinazioni e diritto alla salute, i bambini fino a 3 anni nati e che vivono in Toscana.

Toscana copia il modello Emilia L’idea come ha spiegato la stessa Saccardi nasce su quanto sta avvenendo già in Emilia Romagna, e sulla scorta di numerosi episodi di cronaca avvenuti negli ultimi mesi di infanti morti o gravemente ammalatesi per mancanza di vaccini. «Non serve solo alla salute dei bambini, perchè noi abbiamo anche la responsabilità della salute delle persone ma anche alla salute di chi frequenta la scuola che non possono vaccinarsi per le loro condizioni personali e credo che sia un elemento indispensabile per garantire davvero la salute di tutti e la salute pubblica – ha precisato Saccardi -. Non lo possiamo estendere alla scuola dell’obbligo però penso che possa essere nostro dovere renderla obbligatoria nelle scuole materne e nelle scuole dell’infanzia».

L'assessore regioanle alal sanità Stefania Saccardi
L’assessore regioanle alal sanità Stefania Saccardi

Vaccinazioni per i bambini La possibilità di negare l’iscrizione alle elementari ai non vaccinati è prevista in effetti nel nuovo Piano nazionale dedicato a questa attività, che attende di essere approvato, per poter applicare un provvedimento del genere, però, sarebbe necessaria una nuova legge, visto che ci sarebbe da risolvere il contrasto tra diritto alla salute e diritto all’istruzione. Sui nidi non rientrano nella scuola dell’obbligo, quindi le Regioni hanno maggiori margini di intervento, almeno per i vaccini obbligatori, che si fanno al terzo mese di vita. «Credo che con i comuni possiamo trovare un accordo – ha concluso ancora Stefania Saccardi– vista anche la collaborazione costante che hanno con gli uffici di igiene delle aziende sanitarie. Dobbiamo fronteggiare insieme il calo della vaccinazione e i rischi che questo comporta».