Esercitava la professione di psicologo senza averne i titoli mentre svolgeva servizio civile retribuito in un’associazione di volontariato. Per questo un 26enne di Chiusi (Siena) è stato denunciato dai Carabinieri per esercizio abusivo della professione. Le indagini sono partite nei mesi scorsi in seguito ad esposti anonimi pervenuti all’Ordine degli Psicologi di Roma che hanno allertato i Nas di Firenze. Coadiuvati dai Carabinieri di Chiusi, i militari hanno eseguito nei confronti del giovane una perquisizione disposta dalla Procura di Siena. Le indagini hanno permesso di accertare come il 26enne, pur essendo sprovvisto del titolo abilitativo, esercitava la professione di psicologo anche pubblicizzando la sua attività con annunci su blog e social network. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati documenti e un pc che serviranno a ricostruire l’attività svolta sui pazienti.
Mengheri (Ordine Toscana): «Un reato che mette a rischio salute cittadini» «L’esercizio abusivo della professione è un reato che mette a rischio la salute dei cittadini e pertanto deve essere perseguito e sanzionato secondo quanto previsto dalla legge» dichiara Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana che sottolinea come «rivolgersi a uno psicologo significa affidarsi nelle mani di un professionista sanitario che, oltre ad aver una laurea in psicologia, è abilitato all’esercizio della professione, iscritto all’albo ed è tenuto a seguire un codice di comportamento deontologico e etico».