«Senza alcun dubbio se n’è andato uno dei più grandi disegnatori di sempre. Un gigante nella storia del disegno e io sono onorato di aver beneficiato della sua amicizia». Sono le parole con cui un commosso Milo Manara ha ricordato il disegnatore e fumettista francese Jean Giraud detto Moebius scomparso ieri all’età di 74 anni e la cui ultima apparizione in Italia risale proprio allo scorso mese di settembre a Siena in occasione dell’inaugurazione della prima vera antologica ‘Le Stanze del desiderio’ dedicata al Maestro dell’eros italiano.
Il più grande di tutti i tempi «Il più grande di sempre – ha detto Manara – e quando dico un vero gigante del disegno intendo proprio in senso storico e non attuale sia sul piano grafico che come esecutore. Tutta la mia modestissima carriera è un omaggio alla sua grandezza. Basta guardare un mio disegno e si vedono i debiti e gli omaggi nei suoi confronti». Moebius era considerato, infatti, uno dei più importanti disegnatori di fumetti al mondo ed era noto soprattutto per le sue storie fantastiche e fantascientifiche. «Moebius – aggiunge Manara – è stato l’inventore del cinema della fantascienza sia dal punto di vista del disegno che delle inquadrature da Blade Runner ad Alien, tutto ha avuto origine dalla sua creatività. Fellini stesso lo ammirava moltissimo tanto da dedicargli il nome di un suo personaggio». Accanto all’attività sulla fantascienza Moebius ha avuto una carriera parallela incentrata sul fumetto classico e sul western. «Un disegnatore davvero completo, poteva fare tutto quello che voleva perché artisticamente era dotato in tutti i sensi e poteva lavorare in qualsiasi direzione».
A Siena per celebrare Manara Nel mese di settembre l’ultimo incontro tra Manara e Moebius a Siena al Santa Maria della Scala «Mi ha onorato della sua presenza in occasione dell’inaugurazione della mia antologica, un gesto che mi ha commosso davvero molto perché ho saputo che solo il giorno prima era ricoverato in ospedale a causa della malattia. Ma lui ha voluto al mattino prendere l’aereo per venire a salutarmi. Un gesto di una generosità commovente che difficilmente avrei potuto aspettarmi conoscendo il suo stato di salute. E invece è stato un onore straordinario. Oggi è il momento del lutto – ha concluso Manara – ma se ci saranno occasioni per celebrare e commemorare la sua grandezza aderirò senza alcun dubbio».