''Questo posto non poteva essere la tomba della mia bambina, grazie per avermela ritrovata, grazie a tutti''. La mamma di Dayana, la bimba di cinque anni morta nel naufragio della Concordia e il cui corpo e' stato recuperato ieri, ha voluto ringraziare i soccorritori che non hanno mai smesso di cercarla da quel 13 gennaio. Dopo essere arrivata al Giglio a bordo di un'imbarcazione privata, la donna ha incontrato il sindaco Sergio Ortelli, gli altri familiari delle vittime, i vigili del fuoco, gli uomini della Protezione civile e delle Capitanerie di porto che da oltre un mese lavorano per cercare le vittime che ancora mancano all'appello. Un incontro molto commovente, in cui la mamma di Dayana ha ascoltato con attenzione il racconto delle fasi del recupero della piccola. Poi, quel ringraziamento ai soccorritori e la richiesta di portare un mazzo di fiori a bordo della nave, nel punto dove e' stata trovata Dayana. Richiesta ovviamente esaudita dai vigili del fuoco.
Schettino sconvolto «Sono sconvolto». Queste le parole del comandante Francesco Schettino apprendendo dal suo difensore, Bruno Leporatti, la notizia del ritrovamento della bimba Dayana Arlotti dentro il relitto della Costa Concordia. Lo ha riferito oggi il legale dicendo che «ogni volta che trovano un corpo, Schettino prova dolore. Per la bimba anche di più».
Il recupero dei cadaveri Sono riprese questa mattina sulla nave Concordia le operazioni per il recupero di quattro degli otto corpi ritrovati ieri a bordo della nave naufragata davanti al Giglio.
Il maltempo Ieri erano stati recuperati solo quattro (due uomini, una donna e una bambina) degli otto cadaveri ritrovati (leggi) poi a causa del mare grosso le operazioni erano state interrotte. Oggi i vigili del fuoco torneranno nella pancia della Concordia per riportare in superficie i quattro cadaveri trovati nella tromba dell'ascensore al ponte 4. E i soccorritori non escludono che sotto di loro, o comunque sempre in quella zona della nave, potrebbero trovarsi altri corpi. Restano infatti ancora sette persone che mancano all'appello e che con ogni probabilità sono sepolte in fondo alla nave.
Pompaggio carburante sospeso Con le ricerche dei corpi a bordo della nave, sono sospese le operazioni di rimozione del carburante. Il pontone della Smit Neri uscirà comunque in mare in modo da poter riprendere a lavorare appena i vigili del fuoco avranno concluso il recupero delle vittime.