«Un partito libero, un Pdl di rottura». E’ quello che chiede Francesco Michelotti, candidato a coordinatore provinciale di Siena per il Popolo della Libertà. Nelle settimane scorse, si è acceso il dibattito in merito alla candidatura di Michelotti che ha deciso di presentare la sua lista al congresso del PdL sfidando così l’attuale coordinatore provinciale Claudio Marignani, storicamente vicino a Verdini e Matteoli che in Toscana hanno vinto quasi ovunque. Quella di Michelotti è dunque una doppia sfida, al suo partito e al "sistema Siena”.

«Pdl finora troppo morbido» «Il Popolo della Libertà deve essere libero di dire e denunciare quello che sa. Non è una guerra a Marignani – dice a agenziaimpress.it Francesco Michelotti -; il mio gruppo però critica ai precedenti coordinatori di aver adottato un atteggiamento troppo morbido e remissivo. Lo stesso che ha fatto asserire al vicesindaco di Siena, Mauro Marzucchi ai microfoni di La7  (guarda), che “la minoranza a Siena è estremamente compromessa con l’attuale sistema di potere”, fatto di clientelismi e favori reciproci per favorire il controllo sulle istituzioni economiche della città».
 
I problemi E’ la linea politica troppo accondiscendente del Pdl senese, dunque, che non è piaciuta al gruppo che sostiene Michelotti. «Prendiamo ad esempio l’Università di Siena, caduta in una situazione di grave dissesto economico negli ultimi anni – dice -. I problemi dell’ateneo senese erano ben noti all’amministrazione comunale che però ha taciuto. Così come ha taciuto però anche il Pdl. In quella fase, avevo chiesto un intervento più deciso da parte dei vertici del mio partito per individuare i responsabili di quel tracollo. Intervento che però non è arrivato. Lo stesso si può dire per la Fondazione Mps che dopo la decisione della cessione del 15% del pacchetto azionario di controllo sulla Banca Mps (leggi). L’acquisizione di Antonveneta, le erogazioni a pioggia della Fondazione, fa tutto parte di un piano di gestione scellerato da parte della sinistra e che hanno permesso alle amministrazioni di mantenere quella rete clientelare che permetteva di controllare tutto e tutti».
 
L’assemblea provinciale Temi caldi quelli portati avanti da Francesco Michelotti nella sua candidatura a coordinatore provinciale del Pdl durante l’assemblea provinciale di partito. Rinviata in una prima circostanza (11 febbraio scorso) a causa dell’emergenza-neve, l’assemblea si terrà il prossimo 3 marzo (anche se ad oggi manca ancora la convocazione ufficiale) a Bettolle. E la stessa location ha rappresentato, almeno simbolicamente, il nodo della discordia tra il gruppo di Marignani e quello di Michelotti. «Purtroppo credo che l’assemblea provinciale del Pdl si terrà a Bettolle e non nel capoluogo come io mi auguravo – conclude -. In ogni caso, spero che quell’incontro possa rappresentare l’occasione per un confronto aperto non solo per le elezioni del coordinatore ma anche per riproporre un partito più unito, propositivo e, soprattutto libero».