«Voglio che voi parenti portiate a casa questo messaggio nel cuore: quella sera tutti noi abbiamo fatto il massimo per quello che abbiamo potuto e soprattutto che quegli aiuti ai vostri cari sono stati dati da gente senza colore nè bandiere ma solo da chi crede al valore della solidarietà. Noi gigliesi siamo stati uniti e soprattutto veri». Sono state le parole rotte dal pianto di Don Lorenzo Pasquotti parroco di Isola del Giglio a conclusione della Messa in suffragio delle vittime e dei dispersi del naufragio della Concordia. Il valore della solidarietà è quanto di più semplicemente bello in tutta la vicenda del naufragio di un mese fa ed è quanto i superstiti riconoscono, insieme a tante altre persone che non erano sulla nave quella sera, alla popolazione gigliese tramite lettere e mail al sindaco, al parroco o ai singoli cittadini. Qui di seguito ne riportiamo alcune.

Mi commuove pensare a voi, mi inorgoglisce il vostro operato, sono fiero di essere italiano grazie a gente come voi. Sicuramente queste sono parole che tutti vi sarete sentiti dire mille volte in questi giorni, beh io credo che ogni italiano dovrebbe farlo, voi meritate un grazie da parte di tutti. Ho appena finito di vedere delle interviste, quelle su Terra, si parlava di risarcimento per gli isolani … ancora una volta mi avete sorpreso, il vostro "no grazie" è un'ennesima prova della gente che siete, lavoratori, ma con un'etica, con un cuore grande. Credo che però qualcosa voi la meritate, un risarcimento a voi spetti … avete fatto davvero tanto, e tutto con amore. Io nel mio piccolo verrò a trascorrere le mie vacanze da voi, per stringere qualche mano, per dirvi di persona grazie, verrò però una volta che il dramma si sarà concluso, questo perché non voglio far parte di quella categoria di italianucci che visitano oggi il Giglio solo per macabri viaggi dell'orrore. Quella nave fa male, io ci sono stato nemmeno 1 anno fa … era uno splendore, ora però è una tomba e come tale deve essere trattata con rispetto. Ho sempre scelto mete straniere per le mie vacanze ma questa volta il Giglio merita un grazie … e lo farò di persona. Siate orgogliosi dell'esempio che avete dato e state dando all'Italia intera e sopratutto ai vostri figli. Io sto per diventare padre, racconterò un giorno a mio figlio cosa vuol dire amore, umanità e fratellanza usando voi come esempio.
Grazie
Massimo

 
Buongiorno sono Federica, io mio marito Andrea e le nostre bambine Alessandra e Veronica eravamo sulla Concordia e nella notte del 13 gennaio siamo stati ospitati da una signora molto gentile che ci ha offerto una camera direttamente sul porto situata all'angolo della via che porta alla chiesa. La mattina seguente non siamo riusciti a vederla per ringraziarla, con questa mail vorremmo farle i nostri più sinceri ringraziamenti per averci offerto una notte il più possibile normale!!! Sperando che qualcuno abbia capito di chi parliamo vorremmo metterci in contatto con lei e con l'altra signora che ci ha offerto i pannolini per Veronica. Comunque grazie di cuore a tutta la popolazione … Baci
 
Carissimo Fabio, la voglio ringraziare anche a nome di mio marito e dei miei amici con tutto il Cuore per l’aiuto che ci avete dato! Grazie di non avermi lasciato sola nella ricerca di mio marito e dei miei amici, grazie anche ai suoi amici che ci sono stati di grande aiuto; per tutta la vita non dimenticherò quello che lei ed i suoi amici avete fatto per noi. Voi siete stati per noi come una grande luce alla fine di un buio tunnel. Gli indumenti che voi ci avete messo a disposizione, ve li rimandiamo indietro con tante grazie. Siamo stati tanto contenti di avere indossato degli indumenti che ci hanno dato tanto calore. Dopo che ci siamo salutati, ho trovato mio marito ed i nostri amici al Porto. La gioia è stata immensa ed abbiamo brindato alla vita! Dopo aver preso il traghetto ed essere stati registrati, siamo stati trasportati sulla terraferma, dove ci hanno dato i primi aiuti, coperte e the caldo, dopo siamo stati portati in un campeggio, con morbide e calde coperte, dove è stata registrata ogni singola persona, dopodiché con dei bus siamo stati trasferiti: chi a Savona, chi a Barcellona. Mio marito che indossava solo una camicia ed un pantalone, si è costruito con della carta di alluminio e dei cerotti un paio di scarpe per mantenere i piedi caldi, nella necessità si diventa inventori! Arrivati a Savona e ricevuti i documenti, ci siamo diretti al parcheggio della macchina, per far ritorno a casa. La domenica Mattina, alle 8:30, stanchi ma contenti siamo arrivati a casa. Ogni giorno, guardando la TV, ringraziamo Dio di essere stati tanto fortunati, e siamo allo stesso tempo tristi nel sentire che ancora manca tanta gente all’appello. Le auguriamo a lei e tutta la sua famiglia, Buona Fortuna e Tanta Felicità per il futuro, ancora grazie per quello che ci avete dato.Se in qualche modo posso esserle riconoscente, sarei molto felice di farlo.
Cordiali saluti
Axei e Marlìes

 
Cara signora Valeria, insegnanti, genitori, studenti e tutti sull'Isola del Giglio.
Mio marito Laurence ed io siamo gli orgogliosi sopravvissuti del tragico incidente di Costa Concordia del 13 gennaio 2012. Per tutta la nostra vita, in quanto sudafricani prima e poi diventati canadesi, abbiamo letto, imparato e sognato di visitare la costa Toscana. Non avremmo mai immaginato che la nostra visita sarebbe finita in un tale trauma e tragedia! Che isola veramente bella che avete, un tempo piena di bellezza incontaminata, ora scossa dalla tragedia, dalla devastazione e dai detriti di Costa Concordia. Finché vivremo, saremo veramente grati alla vostra comunità per gli sforzi di soccorso incondizionato, cura e compassione che sono stati dati a noi, agli altri passeggeri e all'equipaggio della Costa Concordia in questa notte devastante del 13/14 gennaio 2012. Non dimenticheremo mai il calore e l'empatia che ha dimostrato ciascun ‘isolano' che è venuto a scuola per dare una mano in tutto ed in ogni modo possibile, durante le prime ore di questa mattina. La gentilezza e la compassione non potevano essere maggiori, lo sforzo e l’impegno sono stati costanti. Laurence ed io vorremmo estendere la nostra gratitudine e ringraziamenti a ciascuno di voi, in qualunque modo abbiate partecipato al nostro viaggio verso la terraferma che in fine ci ha fatto raggiungere passo dopo passo la nostra casa e riabbracciare i nostri figli, nipoti, parenti e gli amici.

Ricordatevi di ringraziare le persone che ci hanno condotto sulle colline, fino alle vetture, gli autisti di autobus, l’infermiera che ha fatto un lavoro incredibile nel rimuovere il corallo e detriti dai piedi con una mano talmente  gentile e premurosa. Chi faceva il tè, chi forniva i vestiti, le scarpe e le coperte, la gente con i telefoni cellulari. Gli insegnanti e i bambini che hanno condiviso le loro aule scolastiche con noi, i quali ci hanno consentito l'uso dei loro computer e di Internet per entrare in contatto con le nostre care famiglie e per avviare le nostre richieste di aiuto alle nostre Ambasciate. Anche il signore che è apparso con una bottiglia di 'vino' pochi minuti dopo aver ricevuto la nostra richiesta. Ora sogno di tornare alla vostra Isola, un giorno, quando saprò di essere un po’ più vicino alla guarigione … dopo essere riuscita ad abbracciarvi e ringraziarvi uno a uno, per il vostro impegno incondizionato che è stato determinante per la nostra sopravvivenza.
Vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore. Siate benedetti con il coraggio e il supporto che ci vorranno, per rivedere un giorno il mare, ricordarlo, per la natura, per la bellezza e la tranquillità, ed essere in di grado di dimenticare questi momenti giorni e anni di dolore e sofferenza causati da questo imperdonabile disastro. Vi auguriamo bellezza e gioia.
Con affetto e grazie a tutti.

Buongiorno Sindaco,
io sono uno di molti sopravvissuti della Costa Concordia.
Vi invio questa nota di ringraziamento per aver fatto il massimo, al momento del naufragio.
Potete inviare la mia gratitudine al popolo per tutti i loro sforzi nell’urgenza del momento?
Desidero ringraziare il sacerdote che ci ha ospitato nella chiesa.
Cordialmente.
Michel

Sig. Sindaco,
potete darmi il nome e l'indirizzo della farmacista della vostra isola che mi ha offerto la sua giacca, che ha sicuramente prevenuto una sicura polmonite, adesso ho, come la maggior parte, soltanto una bronchite. Grazie al sacerdote per le grandi e belle parole che ho usato sul "Nice Matin", quotidiano delle Alpi Marittime. 
A presto
Nicole

 
Sindaco ed Amministratori, siamo stati naufraghi del Costa Concordia nella notte tra il 13 ed il 14 Gennaio 2012. Vorremmo ringraziarvi per l'accoglienza e l'aiuto devoto che ci avete dato così come gli abitanti del Giglio, in questi momenti tanti difficili.
Vi ringraziamo di tutto il nostro cuore, molto calorosamente.
Patricia e jean-René

 
Grazie agli infermieri e medici del centro medico di Isola del Giglio per l'organizzazione dei soccorsi durante la notte tra Venerdì 13 Gennaio e Sabato 14 Gennaio 2012.
Con amicizia cordiale,
Frédéric-Arnaud

 
Ciao.
il mio nome è Chantal XXXX ed ero sul Concordia.
Voglio ringraziare la gentilezza e la dedizione degli abitanti di Giglio e soprattutto il sacerdote che ci ha ricevuto nella chiesa la sera del dramma.
Siete stati tutti meravigliosi.
A presto sulla vostra isola bella e buona!
 Ciao a tutti e tutte.
Io non parlo italiano, ma volevo assolutamente inviare questo messaggio.
Io e mio marito eravamo sulla nave la notte del naufragio, come altre 4227 persone.
Quella sera, tutti voi siete stati assolutamente fantastici e volevamo ringraziarvi.
Oggi ci sono poche persone che possono aiutare il più velocemente con pochi mezzi tecnici disponibili al momento della tragedia.
I residenti hanno fornito acqua, coperte, assistenza sanitaria e soprattutto calore umano.
Ci dispiace perché molte persone sono ripartiti con le vostre coperte, tappeti da bagno, tende, ecc … ma quella sera non ci rendevamo bene conto di quello che era accaduto.
Grazie all'hotel che ha offerto a tutti tutto ciò che aveva. Caffè, tè e altro gratuitamente per tutta la notte.
Quella sera siamo venuti fuori dall'acqua grazie ad alcuni di voi con le proprie imbarcazioni. Se non ci fossero state credo che ci sarebbe stato un bilancio molto più negativo del numero di scomparsi.
Ringrazio anche il signor Sindaco, per come quella sera ha gestito la crisi.
Infine, in condizioni migliori, torneremo per scoprire l’isola, onorare i morti e ringraziarvi per il vostro modo di vivere.
Buona fortuna a tutti voi e di nuovo un grande GRAZIE
Jessyca e Olivier

 
Caro Signor Sindaco,
come sopravvissuta del fatale naufragio, colgo l'occasione per ringraziare voi e tutti gli abitanti di Giglio.
Non dimenticheremo mai la gentilezza e la disponibilità del vostro popolo. Una coperta, un paio di scarpe o un bicchiere d'acqua. Tutto ha scaldato i nostri cuori e ci ha aiutato a superare il nostro calvario.
Alleghiamo una lettera per il sacerdote Don Lorenzo che qualcuno ha tradotto per me. Mi dispiace, non posso parlare italiano anche se mi piacerebbe, suona come una bella lingua! Speriamo sinceramente che non ci sarà alcun danno alla vita del vostro mare.
Grazie mille
Annie

 
Ciao, io non parlo italiano, ma volevo ringraziarvi per il vostro aiuto, per averci accolti, riscaldati, confortati. Grazie a tutti gli abitanti dell'isola, ai commercianti, al sig. Sindaco, che sono persone meravigliose. In Francia, pensiamo a tutti voi e diciamo: VIVA GLI ITALIANI, VIVA L’ITALIA.
Firmato i naufraghi! 
GRAZIE!
Michel

 
Ciao io sono francese e mi chiamo Sebastien, il mio amico si chiama Mehdi. Volevamo ringraziarvi per averci ricevuto sulla vostra isola durante quella tragica notte del naufragio della Costa Concordia; siamo sopravvissuti ma il nostro trauma c’è ancora e rimarrà fino alla fine della nostra vita.
L'isola è bellissima con le sue anime belle che ci hanno aiutato in quel tragico momento. Mi auguro che vi tolgano quel "mostro" prima dell'estate per scoprire la vostra isola.