E ora cosa succederà in Rocca Salimbeni? Dopo la notizia (leggi) della dismissione di Francesco Gaetano Caltagirone dal board di Banca Mps e la progressiva dismissione del suo pacchetto azionario al 2,7% (nell’estate scorsa era al 4,7%), è caccia aperta ad un nuovo socio privato. Che sia liquido e affidabile. Un’impresa non facile, specie di questi tempi.
I colpi di scena di gennaio Il mese di gennaio si conclude, dunque, con l’ennesimo colpo di scena, ultimo di una serie, dopo l’ingresso di Fabrizio Viola al posto del direttore generale Antonio Vigni (leggi), l’annuncio del presidente Giuseppe Mussari di non ricandidarsi (leggi), la presentazione a Bankitalia del piano di risposta all’EBA per evitare l’aumento di capitale, il primo sciopero in piazza Salimbeni dopo più di dieci anni (leggi), le affollate assemblee spontanee dei comitati per la difesa del Monte, e altro ancora.
Gli appuntamenti di febbraio Non meno impegnativo per la Banca e la Fondazione sarà il mese di febbraio ormai alle porte. Nel periodo di carnevale, infatti, è programmata l’assemblea straordinaria dei soci della banca (convocata per mercoledì 1 febbraio), mentre a metà mese il socio di maggioranza relativa, La Fondazione, dovrà presentare alle banche il Piano di rimodulazione del debito contratto per permettere l’aumento di capitale dell’estate scorsa. Infine, a marzo/aprile (ma viste le urgenze è probabile che sarà il prima possibile), la banca sarà chiamata al rinnovo degli organi. Infine, il Comune di Siena dovrebbe nominare il nuovo deputato generale della Fondazione al posto dell’avvocato Paola Rosignoli, dopo il passo falso della nomina e successiva dimissione dell’avvocato Duccio Panti (leggi). Qualche giorno fa era stato scritto che erano già arrivati sul tavolo del sindaco Franco Ceccuzzi una decina di curricula e lo stesso primo cittadino aveva garantito che sarebbero stati pubblicati on line per trasparenza. Però poi in Rete nessuno li ha visti (leggi). Si dice che il sindaco, anche per dare sostanza al principio delle pari opportunità di genere, sia intenzionato a nominare una donna, ma per adesso non si sa molto di più. Di sicuro sembra calmata la furia discontinuatrice del sindaco su Palazzo Sansedoni.
Cercasi socio liquido e affidabile Ma il nodo più grosso rimane chi potrà arrivare a Siena, anzi, chi si prepara ad arrivare in Banca che resta la terza banca italiana, è fondamentalmente sana e dotata di capitale umano e forte radicamento sul territorio. Le vendite di Caltagirone, infatti, sono state collocate sul Mercato ma bisogna capire se sono state acquistate in forma polverizzata o da un soggetto interessato poi a salire sopra alla fatidica soglia del 2%, sopra la quale occorre dichiarare pubblicamente la proprietà delle azioni bancarie. Qualche tempo fa girava la voce che Matteo Arpe con il suo fondo era interessato alla Banca, ma poi l’affare sfumò. E lui di liquidità e capacità ne aveva per fare assicurare guadagni per sé e per la banca. Tutto dovrebbe chiarirsi nelle prossimi settimane, quando l’attuale direttore generale Viola sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Banca, per poi poter essere indicato quale Amministratore delegato. Si vedrà se con sé ha solo la fiducia di Bankitalia e della Banca Centrale di Mario Draghi o anche la dote di qualche socio liquido e, speriamo, affidabile.