Marcello Clarich
Marcello Clarich

Bilancio in rosso per la Fondazione Mps che se nel 2015 dimezza il proprio disavanzo (- 15 milioni) perde per strada 8 milioni di euro di minusvalenze su investimenti effettuati; e che vede ridurre il patrimonio netto di 80 milioni, soprattutto a causa della partecipazione in Banca Mps. E nonostante questo continua ad erogare 17,3 milioni di contributi. Questi, in sintesi, i dati del bilancio consuntivo 2015 approvato ieri dalla Deputazione generale su proposta della Amministratrice e inviato nel tardo pomeriggio di ieri agli organi di stampa. Nei giorni scorsi la stessa Fondazione aveva annunciato che non aderirà al “Fondo Atlante”, il fondo creato  per sostenere le banche italiane nelle operazioni di aumento di capitale, e che intende cedere quote della Sansedoni Siena spa, la società di gestione e sviluppo immobiliare, di cui detiene il 67%. Vediamo, dunque, i numeri della Fondazione Mps nell’era di Marcello Clarich e Davide Usai, sebbene quest’ultimo sia entrato in carica il 1 settembre 2015.

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Davide Usai

Fondazione dimezza il rosso Il bilancio 2015 chiude quindi con un disavanzo di circa 15 milioni di euro, la metà circa del precedente esercizio quando la gestione reddituale era stata chiusa con un disavanzo d’esercizio di 30 milioni di euro. La causa è determinata – si legge nel comunicato – «soprattutto dall’andamento negativo dei mercati finanziari registrato nell’ultima parte dell’esercizio».  «L’andamento dei mercati finanziari, nel periodo successivo all’inizio delle gestioni e fino al termine del 2015, è stato particolarmente sfavorevole come evidenziato dai principali indici di borsa: dal 17 aprile 2015 l’azionario globale mondiale ha perso quasi il 7% mentre gli emergenti oltre il 25% e, infine, l’obbligazionario globale ha registrato un dato negativo di quasi il 3%».

fondazione del monte dei paschi di sienanella foto: targa ingresso8 milioni di minusvalenze «L’andamento dei mercati – continua la nota – ha ovviamente condizionato gli investimenti effettuati dalla Fondazione Mps, con una minusvalenza complessiva di circa 8,1 milioni di euro, di cui 3,8 milioni di euro imputabili a Quaestio e 4,3 milioni di euro alla gestione interna». I proventi correnti si attestano a circa 2,2 milioni di euro, imputabili a dividendi percepiti e interessi maturati sulla liquidità. Nel corso del 2015, è stata definita un’asset allocation della liquidità derivante dal processo di risanamento finanziario chiusosi nel 2014, con un profilo di rischio/rendimento assimilabile a quello di un fondo bilanciato con un’esposizione complessiva nell’obbligazionario pari a circa il 70% e nell’azionario al 30%. L’ammontare delle risorse complessivamente investito è stato pari a 360 milioni di euro, di cui 240 affidati a Quaestio Capital Management e 120 milioni destinati alla gestione interna. Gli investimenti erano stati effettuati in due tranche, tra aprile e giugno del 2015».

Mps, rettificato valore partecipazione La Fondazione Mps ha poi effettuato nel 2015 una rettifica del valore della partecipazione in banca Mps di cui detiene l’1,49%. «A seguito di una relazione prodotta da un perito indipendente incaricato, il valore è stato rettificato di 57,3 milioni di euro con un nuovo controvalore di bilancio di 42,3 milioni di euro (con un valore unitario di carico pari a 0,97 euro) che implica un peso sull’attivo contabile di circa il 7,5%». «Considerando i criteri previsti nel Protocollo Mef-Acri del 22 aprile 2015, l’esposizione complessiva nei confronti di banca Mps, includendo anche i depositi bancari, è pari al 13,5%» spiega ancora la nota.

«Mps, impatto negativo dalla partecipazione»  Per la Fondazione Mps la partecipazione nel capitale azionario di banca Mps nel 2015 ha avuto un impatto negativo complessivo per 65,5 milioni di euro ed è stato rilevato a diretta decurtazione del patrimonio netto senza incidere sul conto economico. Così è spiegato nella relazione al bilancio consuntivo. L’impatto negativo va considerato anche alla luce delle minusvalenze derivanti dalla vendita effettuata nel maggio 2015, prima dell’ultimo aumento di capitale (circa 8,2 milioni di euro) di banca Mps.

fondazione mps.jpgFondazione, – 80 mln di patrimonio netto Nel 2015 i costi operativi sono stati ridotti del 57% e il patrimonio netto contabile di Palazzo Sansedoni si è ridotto di 80 milioni di euro, passando dai 532 nel 2014 ai 452 nel 2015. La riduzione è dovuta «soprattutto a seguito degli impatti derivanti dalle minusvalenze di vendita e dalla rettifica di valore inerenti la partecipazione in Banca Mps». Dal bilancio emerge che i costi operativi dell’ente sono stati ridotti da 10,9 milioni del 2014 a 4,7 milioni (-57%), e che le voci interessate sono state il personale, con un taglio del 22% degli oneri “a seguito della piena applicazione dell’accordo transattivo tra la Fondazione Mps e i suoi dipendenti e ad una riduzione del personale dirigente”, le consulenze e compensi a terzi (- 65%), accantonamenti e ammortamenti (-75%); mentre sono stati azzerati gli interessi passivi a seguito dell’assenza di debito finanziario estinto nel 2014. Lo scorso anno, infine, sono stati erogati 17,3 milioni di euro di cui 13,4 imputabili ai contributi pregressi inerenti i progetti di terzi e 1,2 i fondi per il volontariato.