Ancora non è stata fata luce sull’uccisione del giovane Said Dambar, sostenitore della causa dell’autodeterminazione del popolo Saharawi. Un omicidio avvenuto lo scorso 21 dicembre in circostanze ancora da chiarire, anche per i molti dubbi che, secondo i familiari della vittima, circondano il comportamento tenuto dopo il delitto dalle autorità di polizia. E proprio per informare il Governo italiano di questa triste vicenda, il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha scritto una lettera al Ministro degli Esteri, Franco Frattini, accogliendo così l’invito lanciato dal Sindaco di Sesto Fiorentino, Gianni Giannassi, il quale sollecitava i Presidenti delle Province e i Sindaci delle città gemellate con il Popolo Saharawi ad esprimere al titolare della Farnesina la preoccupazione per le ingiustizie subite dai cittadini nei territori occupati.


La lettera – “Sono a scriverle oggi – si legge nella lettera – su richiesta della Signora Jamila Dambar per rappresentarle il terribile caso umano del giovane Said e per sollecitare, a nome della Provincia di Firenze, la sua attenzione e, per suo tramite, quella del Governo italiano su questo caso”. In più, il Presidente Barducci chiede al Ministro Frattini di rivolgere il suo interessamento “per la soluzione della causa di autodeterminazione e di indipendenza della Repubblica Araba Saharawi Democratica, secondo gli indirizzi più volte espressi e ribadito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.


La situazione – Ad oggi ancora il corpo di Said Dambar è conservato all’ospedale di Ben El Mehdi a El Aaium, perché la famiglia di Said si rifiuta di dare l’autorizzazione alla sepoltura finché non verrà eseguita l’autopsia per chiarire davvero le cause della morte del giovane.


Firenze