Tre milioni e mezzo di euro per dare sostegno a oltre mille famiglie straniere in condizioni di marginalità e alla ricerca di una soluzione abitativa. É questo il risultato principale del progetto “Abitare il mondo” organizzato dalla Regione in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il progetto – Realizzazione e ristrutturazione di alloggi, accompagnamento abitativo, assistenza e informazione e ruolo centrale attribuito alle Agenzie Sociali per la casa (per le quali è stata avanzata la proposta di omogeneizzazione e di accreditamento regionale). Sono queste le linee di azione del progetto, partito nel 2008 con la sua presentazione da parte della Regione nell’ambito di un bando del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Direzione Generale dell’Immigrazione) avente per oggetto il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione abitativa degli immigrati extracomunitari. ‘Abitare il mondo’ è stato realizzato in partenariato con 34 enti locali e molte associazioni del terzo settore. Una volta approvato, ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro così suddivisi: 1 milione e mezzo dal Ministero, 1 milione e 830 mila dagli enti locali e 170 mila euro dalla Regione. “Abitare il mondo” ha come obiettivo il potenziamento e la messa in rete delle azioni locali dirette all’accoglienza e all’inserimento abitativo degli immigrati, le Agenzie Sociali per la casa, nate a metà degli anni ’90 per sperimentare nuove modalità di reperimento di alloggi per le fasce deboli. A partire dal 2008 sono state attivate le tre azioni previste dal progetto: intermediazione, accompagnamento e supporto alle famiglie immigrate nell’accesso all’abitazione; acquisizione, recupero e riuso di strutture e appartamenti per l’accoglienza e l’alloggio temporaneo; accompagnamento per aiutare persone e famiglie immigrate a uscire da gravi situazioni di alloggio precario e irregolare. Un’ulteriore azione è stata quella di informazione, con la stampa e la distribuzione di 30 mila opuscoli redatti in sette lingue con gli indirizzi, i numeri e le informazioni sugli sportelli dove rivolgersi.
I numeri – Ad oggi sono state realizzate 16 unità abitative con 60 posti letto, per un totale di 1.100 mq destinate prevalentemente a forme di accoglienza di ‘tipo comunitario’. Recuperati 13 alloggi e acquistati ulteriori 2 per un totale di 1.250 mq da gestire come alloggi per i cosiddetti ‘affitti volano’, cioè per periodi brevi e temporanei per famiglie o gruppi sotto sfratto o uscite da situazioni precarie, come fase di passaggio in attesa di sistemazioni più stabili o definitive. Inserita una linea di azione inizialmente non prevista che ha permesso di reperire 86 alloggi gestiti in parternariato pubblico-privato.Con l’azione di accompagnamento sono stati aiutati all’inserimento abitativo e sociale 81 famiglie.Oltre 600 le persone che hanno potuto contare sull’attività di mediazione linguistico–culturale e altre 600 quelle che hanno avuto assistenza di tipo legale-amministrativo. Più di 1000 i percorsi di accompagnamento per ovviare alle difficoltà di avvicinamento al mercato immobiliare e 306 i contratti stipulati. Infine, riguardo all’assistenza di tipo economico, 220 mila euro di sussidi erogati (in favore di circa 90 famiglie) per consentire di permettersi un alloggio in affitto a prezzi di mercato, e oltre 270 mila euro messi a disposizione di circa 160 famiglie a titolo di fondo di garanzia (microcredito per le famiglie con problemi temporanei legati al costo degli alloggi o come garanzia per le caparre di ingresso o per i proprietari locatori).
Firenze