Authority portuale, mollare gli ormeggi: si parte. Diventa veramente operativo l’accordo per la privatizzazione della società di navigazione Toremar e la sua acquisizione da parte di Moby spa con il primo incontro ufficiale dell’authority portuale che si ritroverà il prossimo 19 gennaio. Si tratta delle prima seduta per l’Osservatorio di controllo sui collegamenti marittimi, chiamato a compiti di vigilanza del mercato e tutela della qualità dei collegamenti tra isole e continente come hanno rimarcato nelle pagine di Agenzia Impress anche i sindaci di Portoferraio, Rio Marina e dell’Isola del Giglio.
Tanti protagonisti Al tavolo tecnico di Portoferraio prenderanno posto rappresentanti delle Autorità portuali marittime di Livorno e Piombino, dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, delle Province di Livorno e Grosseto, i comuni dell'Isola d’Elba, quelli dell’Isola del Giglio, di Capraia, Piombino, Livorno, Monte Argentario, ed anche le Camere di commercio di Livorno e Grosseto, Cgil, Cisl e Uil, e le associazioni di categoria dei territori interessati. Sarà presente inoltre anche l’assessore regionale ai trasporti, Luca Ceccobao, che illustrerà il nuovo contratto di servizio nel dettaglio spiegando come l’Osservatorio vigilerà con particolare attenzione sull’attività di Toremar. Infatti, anche se la società non è più proprietà pubblica resta affidataria di un servizio pubblico e per i prossimi 12 anni sarà sottoposta alle condizioni del contratto di servizio.
Il tavolo allargato «La Toscana, sulle liberalizzazioni parla poco ma fa prima degli altri. Gli esempi: Toremar e la gara unica per il trasporto pubblico» ha detto Enrico Rossi. Sulla carta in effetti, l’accordo Moby-Toscana dovrebbe fornire un deciso passo in avanti per quello che è il servizio di trasporto pubblico marino. Quello che può lasciare qualche perplessità è il vedere un tavolo tecnico, come quello dell’Osservatorio marittimo, allargato ad un numero così elevato di enti e di protagonisti diversi per natura e per riferimenti territoriali. Sindacati, enti locali, organismi politici ed economici di territori decisamente differenti, come quelli del livornese e del grossetano, potranno riuscire a convivere sullo stesso tavolo? Prima che la nave salpi definitivamente occorrerà necessariamente capire come l’Authority saprà farsi carico degli interessi di realtà così diverse.