Pisa come città di riferimento a livello europeo per le scienze politiche: oltre 500 studiosi si danno appuntamento in Italia, nella città toscana, tra il 24 e il 28 aprile 2016, per partecipare al prestigioso convegno annuale promosso dallo “European Consortium for Political Research”, che si articola in numerose “Joint Sessions of Workshops”. Per la prima volta in 44 anni, il convegno è organizzato da tre istituzioni e non da una soltanto: la Scuola Superiore Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore, l’Università di Pisa, con il suo Dipartimento di Scienze politiche.
Il summit Gli accademici e gli studiosi autori delle ricerche più all’avanguardia si riuniscono in 24 gruppi per presentare e per discutere le più recenti ricerche su temi come la violenza politica, i movimenti di protesta, le problematiche connesse all’ambiente, l’unione economica monetaria, l’utilizzo dei social media che hanno rappresentato un cambiamento di rilievo nel panorama della comunicazione politica. Per la maggior parte degli argomenti affrontati, da convegni come questo si generano articoli pubblicati in riviste e in monografie che potrebbero esercitare una certa influenza sulle politiche dei governi. Tra i numerosi eventi di rilievo, da mettere in evidenza la seduta plenaria in occasione della “Stein Rokkan Lecture”, evento più prestigioso in ambito politologico a livello europeo, prevista per il 26 aprile, dalle ore 17.15, nell’aula magna del Polo Carmignani dell’Università di Pisa. Per gli scienziati politici, la conferenza con le sue “Joint Sessions of Workshops” rappresenta il consesso accademico più qualificato a livello europeo, che si affianca agli altri prestigiosi eventi organizzati a cadenza annuale dallo “European Consortium for Political Research”, come la “General Conference” e la “Graduate Students Conference”.
L’appuntamento Il convegno del 2016 rappresenta un’occasione prestigiosa per le tre istituzioni accademiche coinvolte nell’organizzazione, ma anche per la stessa città di Pisa, come conferma l’esperienza del 2007 per un evento analogo. Il numero e soprattutto lo spessore scientifico degli oltre 500 partecipanti risultano così qualificati da auspicare ricadute positive per consolidare l’immagine di Pisa, della sua cultura, del suo potenziale turistico ed economico e, più in generale, di città vocata alla ricerca scientifica, nelle sue molteplici dimensioni.