Le liberalizzazioni non danno risposte ai problemi dell'economia e a quelli occupazionali, e «metteremo in campo, di volta in volta, azienda per azienda, tutte le iniziative necessarie, anche lo sciopero, per difendere i diritti dei lavoratori. Interverremo caso per caso con la nostra mobilitazione». Dopo la Regione Toscana e il Codacons sono i sindacati – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs della Toscana – a rompere gli indugi in merito alla liberalizzazione dell'orario dei negozi.
Liberalizzare vuol dire concertare «Il problema dei consumi non si risolve con le liberalizzazioni aprendo due o tre giorni in più – hanno detto in una nota – ma dando risposte a temi come occupazione e valore degli stipendi. Da parte nostra c'è la disponibilità a trovare le soluzioni ma vogliamo essere ascoltati. Per noi liberalizzare vuol dire anche concertare, discutere e capire se ci sono le condizioni per arrivare a soluzioni».
Una decisione che, sempre secondo i sindacati, rischierebbe di penalizzare oltremisura i piccoli esercizi commerciali che tentano di reggere il passo con la grande distribuzione che ha più facoltà di riuscire a garantire le aperture.