I profughi tunisini sono arrivati anche nel senese. Erano quasi le due del mattino quando 31 immigrati dal porto di Livorno sono stati scortati nella Scuola regionale antincendio, in località Tocchi, nel comune di Monticiano. Nella struttura, di proprietà della Regione Toscana, dove solitamente si svolgono corsi di protezione civile ed esercitazioni per la prevenzione degli incendi boschivi, ora ci sono i giovani tunisini.


Controlli – Già nelle prime ore del mattino sono partiti i controlli dei sanitari per accertare lo stato di salute e l’identità degli immigrati che hanno un’età media di 20 anni. Le camere in cui dormiranno stanotte sono singole, doppie o triple, tutte con bagno e perfettamente pulite, la struttura, infatti, ospita abitualmente corsi formativi antincendio boschivo per funzionari della Regione Toscana. Sono presenti anche sale convegni, aule informatiche, sala biliardo e bar, in grado di svolgere funzione di centro di accoglienza. In queste settimane oltre trenta uomini della forze dell’ordine: carabinieri, poliziotti, guardie forestali, della finanza e agenti della polizia provinciale presidieranno il centro per garantire l’ordine pubblico. Gli immigrati sono infatti liberi di uscire durante la giornata ma con l’obbligo di rientrare la sera. Intervistati, i tunisini, hanno detto di trovarsi bene e di essere contenti della nuova sistemazione. Sul loro futuro sono invece divisi, la metà di loro vorrebbe andare in Francia, gli altri rimanere in Italia per lavorare. Ad essere meno contenti sono i residenti di Monticiano. Il piccolo paese, che conta il 25% di popolazione immigrata da Paesi extra Ue, detiene il più alto numero di stranieri in Provincia di Siena. A lamentarsi non sono solo gli italiani di Monticiano, ma anche gli stranieri che ormai ci vivono da anni, perché – secondo loro – c’è poco lavoro e una nuova onda migratoria potrebbe peggiorare le loro possibilità di ulteriori sbocchi professionali.


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