Salgono a 151 i contaminati da deboli tracce di iodio 131. Dodici le persone rientrate dal Giappone visitate presso l’Unità di fisica sanitaria di Pisa. I primi 3 controlli sono stati effettuati precedentemente dell’attivazione del protocollo regionale e tutti e 3 sono risultati negativi alla valutazione con sonda esterna. In un caso sono state controllate anche le urine, senza riscontrare alcuna traccia di iodio 131 o di cesio 137. Per gli altri due casi si è in attesa che vengano forniti campioni di urine per l’ulteriore accertamento. Gli altri 9 controlli sono stati effettuati dopo l’attivazione del protocollo:anche questi tutti negativi alla valutazione con sonda esterna. Quanto alle urine, in tutti e 9 i casi non si e’ riscontrato alcun tipo di problema da cesio 137 e solo una debole contaminazione da iodio 131. Su 6 di loro effettuata anche, oggi, la captazione tiroidea: e’ risultata negativa. All’Unità di Fisica sanitaria di Firenze, i campioni di urina complessivi misurati nei giorni 22 e 23 marzo (oltre ai 108 misurati fino al 21) sono stati 68, 46 provenienti dalla Asl e 12 dal pronto soccorso di Careggi. Di questi 68 campioni, 20 sono risultati sotto la soglia di rilevabilità di iodio 131.


Giappone – A Fukushima, dove due dipendenti della centrale nucleare sono stati ricoverati in ospedale a seguito dell’esposizione alle radiazioni di 170-180 millisievert/ora, continua l’attività sismica. È stata registrata una scossa di magnitudo 4.9, con epicentro a Ibaraki, una delle prefetture colpite dal sisma e del conseguente tsunami avvenuti l’11 marzo scorso. Nell’acqua dei mari del Giappone cresce anche la presenza di iodio, aumentati fino a 147 volte i livelli fissati dalla legge. Alto l’allarme per il cibo, ma l’acqua del rubinetto di Tokyo è di nuovo potabile perché il livello di iodio radioattivo è tornato sotto il limite legale ammesso per i lattanti.


Firenze