Claudio Martelli torna in politica dopo otto anni e sceglie Siena per il suo nuovo debutto.
L’ex ministro della giustizia sarà candidato consigliere comunale a capo di una lista che, insieme al Nuovo Polo e alle liste civiche, sosterrà Gabriele Corradi, padre del calciatore Bernardo, nella candidatura a sindaco di Siena per le elezioni amministrative del prossimo maggio.
Le ragioni del ritorno – “E’ la tentazione della democrazia, la tentazione della partecipazione che mi ha spinto a tornare in campo – ha detto Martelli nella conferenza stampa di presentazione di questa mattina – A convincermi un gruppo di studenti di Siena che mi hanno raccontato di una città triste, quasi in decadenza e mi hanno chiesto di fare qualcosa. Sono determinato a dare il mio contributo – spiega – per imprimere una svolta nel modo di amministrare questa città perché è sotto gli occhi di tutti la crisi che sta investendo molte delle sue istituzioni. Il Monte, l’Ospedale, l’Università. Così come è sotto gli occhi di tutti che questa città bella e meravigliosa può e deve risorgere , deve ritrovare la fiducia in sé stessa e deve uscire dalla rassegnazione. Quello stesso sentimento che ha prodotto prima un terzo, poi quasi la metà delle astensioni, un segnale gravissimo di sfiducia, di perdita di qualunque orizzonte di crescita. Io penso di rappresentare questa nostalgia del futuro”.
La nuova sfida – Dopo il sogno di riunire tutte le fazioni socialiste in Italia ora la sfida è quella di riunire tutte le Liste Civiche d’opposizione a Siena. “Abbiamo un progetto comune – spiega Martelli – un comune candidato, la convinzione che è arrivata l’ora di cambiare e che a Siena c’è bisogno di un metodo democratico fondato su una partecipazione più larga. L’esperienza delle Liste civiche diffusasi in alcune parti d’Italia troverà ad un certo punto il modo di diventare un’esperienza nazionale. Un’unione nazionale delle Liste Civiche sarebbe forse il miglior antidoto alla disaffezione al voto e alla sterile contrapposizione dei due blocchi principali che hanno dato tutto quello che potevano dare e infatti non danno più niente se non risse”.
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