Un incontro con il ministro Matteoli e maggiore attenzione alle esigenze delle amministrazioni locali. Queste le richieste che il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci e il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, hanno avanzato questa mattina durante il loro intervento di fronte alla Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati.


Danno per i cittadini – “Introdurre il pedaggio sulla Siena – Firenze è un’inaccettabile vessazione nei confronti delle nostre comunità, sia per le condizioni disastrose in cui versa l’Autopalio che per le incongruenze rispetto alla sua stessa classificazione. Il pedaggio sull’Autopalio – hanno continuato i due presidenti – è una tassa iniqua che sarà pagata dai cittadini, dai lavoratori e dai turisti che la percorrono ogni giorno. Il pedaggio presuppone la classificazione della Siena – Firenze come raccordo autostradale, classificazione ormai del tutto obsoleta per le condizioni in cui versa l’Autopalio. La classificazione “A” alla quale si pretende di far corrispondere l’Autopalio, presuppone ad esempio la presenza di due o più corsie per senso di marcia di una larghezza minima di mt. 3,75; banchine laterali; una corsia di emergenza di minimo 3 metri e la possibilità di viaggiare a 130 km/h. Queste sono tutte caratteristiche che la Firenze – Siena è ben lontana dal possedere. Per questo due sono le strade percorribili: o si riclassifica la Siena – Fi oppure si investono le risorse necessarie per rendere l’Autopalio un vero e proprio raccordo autostradale”.


Nessun investimento in programma – “Ad oggi – hanno aggiunto i Presidenti delle Province di Firenze e Siena – l’introduzione del pedaggio è l’unica certezza che ci dà il Governo, senza nessuna garanzia sul reinvestimento degli introiti per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della strada. Anche il Presidente di Anas, Pietro Ciucci nel corso dell’audizione della settimana scorsa ha ribadito che i soldi del pedaggio finirebbero nelle casse della ragioneria dello Stato, senza finanziare l’attività di Anas e quindi la manutenzione e gli investimenti sulle strade. Di fronte a questa impostazione inaccettabile ribadiamo, in particolare ai rappresentanti della maggioranza di centrodestra, la necessità di aprire un’ulteriore riflessione per evitare un errore che ricadrebbe ingiustamente sulle nostre comunità”.


Le richieste -“Chiediamo quindi nuovamente – hanno concluso Andrea Barducci e Simone Bezzini – di essere ricevuti dal Ministro Matteoli e che questo governo, che fa del federalismo la sua bandiera, presti più attenzione alle amministrazioni locali che hanno tutto l’interesse a tutelare i territori che rappresentano. Ci auguriamo infine  che si esca una volta tanto dalla dialettica maggioranza-opposizione e si riesca a guardare alla realtà delle cose: la Firenze – Siena è una strada in pessime condizioni e introdurvi un pedaggio significherebbe esclusivamente applicare una tassa ad un disservizio. Per questo invitiamo nuovamente tutti a partecipare alla mobilitazione di sabato 12 febbraio, che vedrà le Province di Siena e Firenze, assieme alle amministrazioni locali, alle categorie economiche, alle rappresentanze sociali e a tutti i cittadini che ritengono il pedaggio un’ingiustizia, presidiare tutta l’Autopalio in segno di protesta”.


Siena