E’ stato registrato al policlinico Santa Maria alle Scotte un caso di probabile malattia di Creutzfeldt-Jacob di tipo sporadico. Non si tratta però della variante della malattia legata alla consumazione di carne bovina che tanto preoccupa l’opinione pubblica. Lo rende noto la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, che ha prontamente trasmesso tutti i dati del caso all’Istituto Superiore di Sanità anche se, secondo le linee guida internazionali, per giungere ad una diagnosi di certezza è necessario seguire gli ulteriori sviluppi della malattia.


Il commento dell’esperto – “La Creutzfeldt-Jacob sporadica – spiega il professor Alessandro Rossi, direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Neurosensoriali – è una rara patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, caratterizzata da demenza rapidamente progressiva e da altri segni neurologici, che colpisce soprattutto pazienti di età compresa tra i 60 e i 70 anni. Dal 1993, da quando cioè in Italia esiste un sistema di sorveglianza, sono stati registrati circa 350 casi di Creutzfeldt-Jacob sporadici. L’agente trasmissibile – prosegue Rossi – non è né un virus, né un batterio ma una proteina chiamata ‘prione’ che come tale non si riproduce e ciò giustifica la relativa bassa trasmissibilità della malattia. La segnalazione alle autorità competenti, regionali e nazionali, è un atto dovuto perché vanno prese particolari precauzioni relative a donazioni di sangue ed espianti d’organo, a cui questi pazienti non possono essere sottoposti”.


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