Nella Valdelsa senese ha la sede la più grande azienda produttrice di camper in Toscana, la Triganò che, con i suoi 350 dipendenti ha visto il mantenimento della produttività nonostante le difficoltà portate dall’attuale crisi economica. Nel marzo 2008 l’ultimo stipendio pieno per tutti gli operai e i dipendenti i quali hanno dovuto poi lasciare spazio alla cassa integrazione, ordinaria prima e straordinaria dopo. Nel 2010 però è stato sottoscritto un contratto di solidarietà che garantisce fino a settembre 2011, con possibilità di prolungamento per un ulteriore anno, di percepire il 95% dello stipendio. Un risultato questo, per cui la Fiom e le altre sigle sindacali hanno combattuto e di cui oggi si sono dichiarate soddisfatte.
Un maggiore dialogo nel senese – “Fortunatamente, in provincia di Siena, in molte aziende, sono state evitate quelle condizioni che purtroppo sono stati costretti ad accettare gli operai di Mirafiori – afferma il delegato Fiom presso la Triganò, Sauro Gorelli (nella foto) – Qui è stato preso un accordo che non prevede deroghe. E questo è forse più importante del fatto di aver salvaguardato lo stipendio con il contratto di solidarietà. Ciò significa che è possibile non accettare quei ricatti, perché vuol dire che, grazie al confronto tra operai, azienda e sindacato, si possono raggiungere degli accordi e che si può fare qualcosa di diverso senza peggiorare le condizioni di chi lavora. Crisi non significa obbligatoriamente strozzare le possibilità dei lavoratori”.
Un pensiero per gli operai di Mirafiori – Le difficoltà restano, ma quello che sembra affiorare rispetto a Mirafiori è di sicuro una maggiore speranza nel futuro. Ed un pensiero, all’indomani del referendum nella fabbrica torinese, va a tutti gli operai. “Ai dipendenti di Mirafiori – conclude Gorelli – Vorrei solo dire di non perdersi di coraggio. Nonostante in questo momento abbiano il mondo contro, non devono perdersi d’animo. Prima o poi le cose cambieranno anche lì”.
Cristian Lamorte – Siena