smartNiente più code nè attese agli sportelli: il biglietto diventa virtuale e lo smartphone potrà fare la fila per noi, avvisandoci quando arriva il nostro turno dal medico di base come in banca, o anche solo per ritirare una pizza. A rendere possibile tutto questo è “Qathome” (dall’inglese “coda a casa”), laapp gratuita e liberamente accessibile su Internet messa a punto in Italia, da un’azienda spinoff della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

La app che “tiene d’occhio” la fila I biglietti che assegnano il turno obbligano comunque ad attendere sul posto ed è di fatto impossibile fare altre cose nel frattempo. Le cose cambiano, invece, se nel frattempo il telefonino ‘tiene d’occhio’ la fila. La piattaforma open source, è facile da usare anche per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie, come gli anziani, ed è stata utilizzata con successo sia dall’Università di Pisa per gestire le immatricolazioni, sia nella “clinica mobile” del MotoGP.

Un’idea nata per aiutare un amico immobilizzato a letto L’idea di “Qathome” nasce dai fondatori dell’azienda spinoff “Cheros Srl”, Antonello Cherubini e Gastone Pietro Rosati Papini, entrambi allievi dottorandi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e in particolare dell’Istituto Tecip, i cui successi scientifici per l’ingegneria informatica sono riconosciuti a livello internazionale. La nascita del sistema è singolare. I due allievi Ph.D. aiutavano un collega messicano, immobilizzato a letto per una frattura. Sbrigare le pratiche di natura burocratica e clinica al suo posto, implicava “sopportare” ore di coda. Cherubini e Papini si sono chiesti se potevano ideare un sistema che permettesse di gestire le attese online, dal medico di base o in tutte quelle situazioni che richiedessero tempi di attesa. Così sono nati il sito internet e l’applicativo, che può essere personalizzato e adattato a qualsiasi situazione. Basta collegarsi al sito, cercare l’attività di interesse, visualizzare lo stato della coda e infine munirsi di ticket virtuale. Anche se la coda si può fare online, i fondatori si sono assicurati che il sistema fosse compatibile al 100 per 100 con le esigenze degli utenti anziani e con chi non è solito utilizzare lo smartphone.