“Non impegnarsi nelle iniziative per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia non giova a nessuno, anzi indebolisce legittime istanze di riforma federalista”. Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inaugurato questa mattina a Reggio Emilia i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia.


Il discorso del Presidente – Per il Capo dello Stato “il ritirarsi, o il trattenere le istituzioni dall’impegno per il centocinquantenario, che è un impegno a rafforzare le condizioni soggettive di un’efficace guida del Paese, non giova a nessuno”. Soprattutto, ha tenuto a sottolineare Napolitano, “non giova a rendere più persuasive, potendo invece solo indebolirle, legittime istanze di riforma federalistica e di generale rinnovamento dello stato democratico”. Il Presidente della Repubblica ha, poi, ricordato che l’Italia è attesa da prove difficili e dure “in un delicato contesto europeo e in un arduo confronto internazionale’, prove per cui ha già espresso ‘preoccupazioni’ . “La premessa per affrontarle sta – ha proseguito Napolitano – in una rinnovata coscienza del doversi cimentare come nazione unita, come Stato nazionale aperto a tutte le collaborazione e a tutte le sfide, ma non incline a riserve ed ambiguità sulla propria ragion d’essere e tanto meno ad impulsi disgregativi che possono minare l’essenzialità delle sue funzioni, dei suoi presidi e delle sua coesione”. L’unita’ nazionale, ha concluso il capo della Stato “fu la causa cui tanti italiani dedicarono il loro impegno e la loro vita”.


La cerimonia – Dopo il discorso del Presidente Napolitano, c’è stata la consegna di copia del primo tricolore ai sindaci delle città di Torino (Sergio Chiamparino), capitale d’Italia fino al 1865, Firenze (Matteo Renzi), capitale d’Italia fino al 1871, e Roma (Gianni Alemanno), capitale d’Italia dal 1873. “Il discorso di Napolitano e’ stato talmente chiaro, bello, appassionante, e ricco di contenuti che non ha bisogno di commenti: lo condivido al 101 per cento” ha detto Matteo Renzi. Un discorso che secondo Renzi “ha dato i giusti stimoli ai politici di oggi”. Renzi ha anche auspicato di ‘poter chiudere a Firenze i festeggiamenti dell’unita’ nazionale, inaugurando il 21 dicembre il teatro del Maggio musicale fiorentino.


Alemanno sul federalismo – “Guai se il federalismo diventa sinonimo di dissoluzione e separazione”. Con queste parole il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato l’intervento del Capo dello Stato. “Un richiamo forte – che deve essere ascoltato da tutti, proprio in un momento di riforma federale. Napolitano – ha detto Alemanno – ha fatto bene a sottolineare come gli atteggiamenti di scarso rispetto all’unità nazionale indeboliscano le riforme federaliste e non le rafforzino. Il Federalismo deve essere iscritto in un forte sentimento di unità nazionale”.


Chiamparino confortato dalle parole del Presidente – Sostenuto e confortato in quello che abbiamo messo in piedi e stiamo cercando di fare per celebrare l’anniversario, a volte, nonostante qualche incertezza del Governo nazionale”. Così Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci nazionale, valuta il messaggio di Napolitano. Alla domanda se avesse avuto percezione delle incertezze di cui ha parlato Napolitano da parte della Lega Nord, Chiamparino ha risposto: “se lo negassi sarei bugiardo, ma sono in parte state recuperate grazie all’impegno del presidente della Repubblica. Io rappresento una città – ha aggiunto – per cui l’unita’ d’Italia e’ la sua storia, il suo presente e il suo futuro”.


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