Toscana , Sicilia e Puglia. Sono queste le regioni italiane con il più alto numero di denunce alle assicurazioni nel 2010. E’ quanto emerge da un’indagine di Assicurazione.it, principale broker online del settore. In Toscana, spiega una nota, a presentare alle proprie compagnie assicurative il numero più alto di denunce di incidente con colpa, così come nel 2010, sono stati i pistoiesi (8,01%), che precedono i lucchesi (7,9%) e i pratesi (7,8%). Gli automobilisti più corretti, invece, sono nelle province di Grosseto (6,13%), Livorno (6,23%) e Arezzo (6,27%). Tuttavia anche i ‘più bravi’ dei toscani sono al di sopra della media nazionale per quanto riguarda gli incidenti con colpa: in Italia il 5,89% degli automobilisti cambierà classe di merito. Le categorie professionali che hanno causato il maggior numero di incidenti in Toscana sono gli insegnanti (9%) e i commercianti (7,7%): agli ultimi posti operai (il 6,15% di loro ha causato un incidente) e imprenditori (6%).


I numeri in Italia – Saranno circa 2,5 milioni gli automobilisti italiani che, nel rinnovo della polizza Rc Auto, dovranno cambiare classe per avere causato nel 2010 un incidente. A presentare alle proprie compagnie assicurative il numero più alto di denunce di incidente con colpa – riferisce Assicurazione.it – sono stati i toscani (7,06%) seguiti dai siciliani (6,71%) e dai pugliesi (6,51%). Sopra alla media nazionale (5,89% degli automobilisti che cambiera’ classe di merito), anche il numero di denunce per incidente con colpa presentato in Umbria, Piemonte, Lazio e Liguria, tutti superiori al 6%. I piu’ bravi al volante sembrano essere i molisani (meno del 4% di loro ha denunciato un incidente con colpa nel 2010), i lucani (4,76%) e gli abitanti dell’Emilia Romagna (4,94%). Sempre secondo i dati di Assicurazione.it, dalle denunce presentate alle assicurazioni risulta che le categorie professionali che hanno causato il maggior numero di incidenti sono stati i medici (6,70%) e gli insegnanti (6,66%). Gli automobilisti piu’ prudenti sono invece i vigili urbani (4,65%) e i sacerdoti (4,98%).


Firenze