“Libertà è ribellarsi contro i diritti calpestati”. Questo il messaggio che il presidente della Regione Enrico Rossi ha rivolto ai quasi novemila ragazzi provenienti da tutta la Toscana che hanno partecipato al quattordicesimo Meeting dei diritti umani organizzato dalla Regione al Mandela Forum di Firenze. “La libertà è anticonformismo – dice invece l’assessore alla promozione dei diritti umani della Regione Toscana, Riccardo Nencini  -, stare fuori dalla folla e giudicare con la propria testa. Ricordatevelo”.


Le parole del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – “La festa di oggi ricorda che nel 1948, in un mondo distrutto dalla guerra, con milioni di morti, si decise di dar vita alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, che ha questo stupendo inizio: gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Purtroppo – prosegue Rossi –  dopo 62 anni questa carta non è realizzata. Se lo fosse ci sarebbero meno guerre, povertà e arroganza, e più giustizia, libertà, cultura  e salute. La Toscana  accoglie molti scrittori perseguitati, ma la libertà da sola non basta. Ci vuole anche la giustizia, e con la giustizia il diritto al lavoro, a una retribuzione equa, alla salute, al riposo e allo svago, all’istruzione. Oggi – continua il presidente della Regione Toscana – un miliardo di persone vivono in baracche e bidonville in condizioni inimmaginabili, mentre venti uomini ricchissimi concentrano nelle loro mani quanto un miliardo di altri uomini faticano a guadagnare tutti insieme. Un operaio dovrebbe lavorare 400 anni per guadagnare quello che spetta a un top manager dell’alta finanza. Questa non è giustizia. I giovani come voi  – ha concluso Rossi  – hanno il diritto di ribellarsi a tutto questo e a impegnarsi perché le cose cambino e si possa sperare nel futuro”.


Angiolo Caprai – Siena