«Ai toscani dico che faremo tutto il possibile perché in questa situazione nessuno si senta solo»'. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a chiusura della consueta conferenza di fine anno. «La pena più forte davanti alla crisi – ha sottolineato il governatore – e' quando una persona non sente attorno a sé un sistema di ascolto, di protezione e di aiuto. L'impegno, per quanto possibile, e' continuare a portare avanti nel tessuto della regione, questa capacità di dialogo, di farsi carico e di vicinanza». Secondo Rossi «ce la possiamo fare anche se non voglio nascondere le difficoltà. Se si mobilita la società toscana, e' un obiettivo che in larga parte si può raggiungere»

Un 2012 difficile Secondo il presidente Rossi «il 2012 sarà un anno difficile, pieno di incognite, problemi, dubbi, su cui pesa lo spettro della recessione e dell'aumento della disoccupazione con Confindustria che stima una perdita di 800 mila posti di lavoro a livello nazionale di cui 60 mila in Toscana». Per il governatore «la domanda e' cosa si può fare per invertire la marcia» e per rispondervi «servono idee innovative, proposte, azioni che saranno raccolte in una serie di incontri con esponenti della società e dell'economia toscana con la Regione che si proporrà come luogo in cui questo si può portare a sintesi. Fino ad adesso – ha aggiunto – ciascuno ha risposto alla crisi cambiando passo nel proprio settore, ora serve uno sforzo collettivo in cui tutti sono disposti a dare qualcosa».

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