Ciò che colpisce di Federico Mannini è la grande umiltà. Segno questo che dobbiamo parlare di un giovane uomo di diciotto anni che sa cosa vuole ma che non si fa troppi castelli per aria e continua a lavorare sodo nei suoi allenamenti settimanali. Ieri per lui è arrivata anche la chiamata che tutti i giocatori aspettano in ogni singolo momento della loro carriera, ovvero la convocazione in Nazionale. Il Ct Daniele Zoratto lo ha selezionato tra i difensori convocati per l’amichevole con la Romania in programma a Imola il primo dicembre alle 14.30.
L’orgoglio – Come ti senti Federico dopo questa convocazione? “Per me è sicuramente un grande orgoglio e una grossissima soddisfazione. Mi ripaga dei tanti sacrifici fatti dal 5 luglio fino ad oggi. Sono stati mesi intensi per me, spesso ho fatto anche doppi allenamenti, sia con la Prima Squadra che con la Primavera, però sono sacrifici che uno deve essere disposto a fare se poi vuole raccogliere i frutti che sta seminando”.
Un portabandiera senese – Non per responsabilizzarti, per un ragazzo originario di Siena (contradaiolo del Leocorno, ndr) e che gioca nella Robur, come ci si sente ad essere un portacolori della Balzana a livello nazionale e fuori dai confini cittadini? “Io non posso che essere orgoglioso di essere senese e di vestire la maglia della mia città. Non è facile essere profeta in patria però ci voglio provare. O meglio, sto lavorando per poter sperare di esserlo un domani. Per me, ripeto, è bello vestire i colori di questa maglia e sentirmeli addosso anche quando sarò in Nazionale. Rappresentare la mia città sarà un ulteriore stimolo per fare bene”.
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Andrea Frullanti – Siena