La legge urbanistica toscana (L.R. 1/05) non è stata all’altezza della sfida. Lo sottolinea la Cia Toscana, nell’ambito del convegno “Il governo del territorio nella montagna toscana – Percorso di revisione della legge regionale 1/2005”, che si è tenuto quest’oggi a Loro Ciuffenna (Ar).


Il convegno – Per quanto riguarda nello specifico l’agricoltura ed il governo delle aree rurali, nonostante alcune affermazioni di principio ed il superamento delle norme più odiose a carico dell’agricoltura, la legge, secondo la Cia, rimane uno strumento con un approccio “vincolistico” e “prescrittivo”, quindi negativa. Alle critiche sulla normativa attuale, la Cia Toscana accompagna il proprio apprezzamento nei confronti della Regione Toscana, sia per l’apertura di una fase di concertazione su questi temi, sia per alcuni primi orientamenti espressi dal Presidente della VI Commissione Ceccarelli e dall’Assessore Marson: “Sarebbe necessario – sottolinea Marco Failoni, Cia Toscana – che la Giunta ed il Consiglio Regionale, definissero già in questa fase le linee generali di riordino della normativa urbanistica, approvando subito le prime modifiche urgenti ed avviando al contempo il percorso per una revisione complessiva della Legge. Il territorio va difeso con l’agricoltura – ricorda Failoni -, non dall’agricoltura. Le principali minacce alle quali il territorio rurale è sottoposto sono quelle che derivano dall’erosione dei suoli agricoli per altri impieghi e l’avanzare della rendita speculativa, che “aggredisce” il territorio non appena viene meno il presidio della presenza agricola”.


Le modifiche – La Cia Toscana indica alcune modifiche legislative urgenti degli articoli riguardanti le aree rurali: un più deciso riconoscimento del ruolo produttivo dell’agricoltura, comprendendo in questo concetto tutte le attività connesse, come ad esempio la produzione di energia; la definizione delle aree ad esclusiva funzione agricola, dedicate allo sviluppo di un’agricoltura competitiva, ed alla conseguente realizzazione di infrastrutture e servizi funzionali agli obiettivi di sviluppo; un contestuale immediato stop alla sottrazione di terreno agricolo, prevedendo una moratoria delle varianti urbanistiche in aree agricole.


Gli obiettivi – Infine la Cia Toscana delinea i principali obiettivi ai quali dovrebbe ispirarsi la  revisione complessiva della normativa in materia di governo del territorio: “il governo del territorio – conclude Failoni – deve assicurare una gestione dei percorsi di programmazione unitaria ed armonizzata tra i diversi livelli istituzionali, attraverso una governance nella quale si sappia “chi fa che cosa”; occorre una forte semplificazione e velocizzazione delle procedure, a partire dai Piani di miglioramento agricolo-ambientali, bisogna puntare su un processo di vera partecipazione del tessuto economico e sociale alle scelte, va perseguita l’integrazione piena tra politiche di governo del territorio, politiche ambientali (energia, rifiuti, difesa del suolo, risorse idriche) e strategie di sviluppo dell’agricoltura e delle foreste”.


Firenze