Introdurre la figura di ”responsabile di vicinato” e il voto ai sedicenni in Toscana. Questa la proposta che Riccardo Nencini, assessore alle riforme della Toscana, ha lanciato in apertura della due giorni di riflessioni a Montaione (Fi) sulla democrazia partecipativa in Italia e nel mondo.


Partecipazione – Dal 2008 ad oggi sono stati 61 i processi partecipativi locali, già terminati, finanziati con due milioni dalla Regione. E quasi 190 sono i comitati civici in Toscana. “In qualche caso, marginale, la legge sulla partecipazione temo che sia stata utilizzata per rallentare e non per sveltire i processi decisionali. O almeno – dice Nencini – questo è stato il retropensiero di qualcuno: un rischio che dobbiamo evitare per il futuro”.


Nencini – L’assessore aspetta i risultati della discussione di oggi a Montaione. Ma qualche idea su come modificare la legge sulla partecipazione toscana già ce l’ha. “Andrebbe ad esempio utilizzata di più per le grandi opere infrastrutturali. La legge già lo prevede: in questi casi è possibile il ricorso al dibattito pubblico, un po’ come avviene in Francia. Ma ancora non è stato utilizzato e dunque andrebbe favorito, sottolinea Nencini. Qualche esempio? E’ quello che faremo nei prossimi mesi per la piana di Castello a Firenze – chiarisce con l’assessore – dove c’è un parco, il termovalorizzatore e l’aeroporto fiorentino”. Una frontiera evocata anche dal presidente della Toscana Enrico Rossi, che nel messaggio inviato e letto all’apertura dei lavori stamani ha parlato di un dibattito pubblico sull’aeroporto e di uno sportello informativo sui lavori dell’alta velocità.
Per l’assessore Nencini andrebbero unificate anche le due diverse figure di garante previste dalla legge sulla partecipazione e dalla legge sul governo del territorio, ovvero l’Autorità per la partecipazione e il garante della comunicazione per il Pit. “Risparmieremmo – annota – e renderemmo il meccanismo più efficiente ed efficace”. La pratica dei bilanci partecipati andrebbe diffusa maggiormente, con un riferimento esplici to nella legge.”Andrebbero anche semplificate alcune procedure – aggiunge – e soprattutto, questione forse più difficile, la legge dovrà integrarsi con le altre, che già esistono, sul governo del territorio e l’urbanistica”.


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