«O amici, non questi suoni! / ma intoniamone altri / più piacevoli, e più gioiosi». Saranno le parole e le note dell’Inno alla Gioia ad risuonare per la prima volta nel palcoscenico tutto nuovo del Teatro dell’Opera di Firenze. Stasera, infatti la città celebra con l’orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dalla bacchetta del maestro Zubin Mehta, l’inaugurazione del nuovo teatro del Maggio. Evento conclusivo delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia della capitale d’Italia dal 1865 al 1870. È atteso anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sicuramente ci saranno i ministri Passera e Profumo. Il programma di sala prevede di Ludwig van Beethoven, oltre alla celebre Nona Sinfonia, anche la ouverture Leonore n. 3 in Do maggiore op. 72, e la Gegenliebe (Amore ricambiato) per orchestra di Sylvano Bussotti, brano appositamente commissionato dal Maggio Musicale Fiorentino e alla sua prima esecuzione assoluta. Sul palco oltre ai musicisti del Maggio anche Iréne Theorin (chiamata a sostituire la soprano Anja Kampe, ammalata, e appena arrivata a Firenze dal Nord Europa), Stella Grigorian, Michael Schade, Juha Uusitalo. Il programma delle celebrazioni per l’inaugurazione prevede anche il concerto di Stefano Bollani (giovedì 22) e Claudio Abbado (venerdì 23).
Le meraviglie della Opera House Il nuovo complesso, realizzato con i contributi della Presidenza del Consiglio, Regione Toscana e Comune di Firenze, è ideato da Paolo Desideri e punta a diventare polo culturale pionieristico, di fatto il più recente e all’avanguardia in Europa, con 3 sale in grado di ospitare simultaneamente performances di ogni tipo, per un numero complessivo di 5000 spettatori. La sala più grande, che ospiterà la serata di apertura, è destinata ad ospitare 1800 spettatori. Dunque, anche Firenze, nell’area tra il parco delle Cascine e la ex stazione Leopolda (clicca qui per capire come raggiungere l'Opera House), è ora dotata di una struttura moderna e, a sentire gli esperti, di grande impatto acustico e visivo («L’acustica è eccellente» assicura il maestro Metha) dopo il Parco della Musica di Roma. Stasera si proveranno anche i nuovi effetti cromatici della sala grande con la sua tinta rugginosa, il brunito dei palchi, il grigio piombo delle poltroncine di platea, rispetto alle tradizionali in velluto scarlatto, il marrone del legno di pero che plasma un ambiente concepito come una cassa armonica.
Diretta della serata La serata del Teatro dell’Opera sarà trasmessa in diretta web sul sito del Maggio, della Rai (a partire dalle 20.15) e del Corriere della Sera. Diretta tv su Rai 5 e in radio su Radio Rai 3.
Motivi di gioia Quella di stasera si classifica quindi di diritto come una delle prime good news dell’anno. È senz’altro motivo di gioia per chiunque sapere che da Firenze si possono intonare anche altri suoni “più piacevoli e più gioiosi” di quelli della crisi e della recessione. Anche perché il teatro è stato costruito in tempi record, visto che il cantiere era stato aperto a gennaio 2010. In 23 mesi, a volte, non si riesce nemmeno ad ottenere un’autorizzazione. Poi verrà il tempo di pensare al cantiere per le altre due sale e la cavea, i cui lavori dovrebbero terminare il prossimo anno. Intanto si brindi alla Gioia.